TUTTI PRECISINI A CASA LORO, POI VENGONO IN ITALIA E ROMPONO IL CAZZO – DUE TURISTI SI SONO ARRAMPICATI SULLA FONTANA DEL MOSÈ IN PIAZZA SAN BERNARDO PER FARSI UN SELFIE – I DUE HANNO SCATTATO FOTO E VIDEO E POI SE NE SONO ANDATI VIA COME SE NULLA FOSSE, MENTRE ALCUNI PASSATI SI SONO FERMATI PER RIPRENDERE LA SCENA (MA NESSUNO È INTERVENUTO PER FERMARLI) – TRA TUFFI NELLE FONTANE E ARRAMPICATE SUI MONUMENTI, COM'È CHE NON RIUSCIAMO A FARCI RISPETTARE?
-Laura Bogliolo per "il Messaggero"
Nessun angelo del decoro è stato avvistato nonostante già cinque anni fa se ne parlasse. Non ci sono più neanche i gruppi di volontari, ex appartenenti alle forze dell'ordine in congedo, che qualche estate fa presidiavano Fontana di Trevi, la più gettonata per i tuffi vietati.
Il regolamento, però, e le norme ci sono, ma vengono disattese, spazzate vie come fossero foglie secche sospinte dal vento. Si sono arrampicati sulla splendida Fontana del Mosè in piazza San Bernardo, in pieno giorno, mentre il Centro impazziva per il traffico.
Hanno avuto il tempo di scattare diverse foto ricordo e poi tranquilli, come se nulla fosse, se ne sono andati via, mentre curiosi si erano fermati a girare video dell'ultima bravata che colpisce ancora una volta le fontane monumentali, patrimonio inestimabile della Capitale. Nessun controllo, nessuno ha intimato ai due turisti di scendere subito dall'opera realizzata tra il 1585 ed il 1589, restaurata prima negli anni Ottanta, poi sottoposta a manutenzione tra il 2010 e il 2011.
LO SHOW
Lei in piedi sulla balaustra in travertino «realizzata al tempo di Pio IV per il cortile del Belvedere in Vaticano e qui riutilizzata» spiega il sito della Sovraintendenza di Roma. Lui intanto riesce a raggiungere i piedi della statua del Mosè di Prospero Antichi e Leonardo Sormani.
In tutta tranquillità, senza essere disturbati dai controlli realizzano una sorta di fotoservizio sulla vasca di Giovanni e Domenico Fontana che custodisce anche le sculture di Gian Battista della Porta: sorrisi, pose e poi giù di nuovo in strada come se nulla fosse. Sono stati tanti i romani e turisti che si sono fermati a guardare l'insolita scena, hanno girato video e foto e nessuno ha osato fermarli.
Come spiegato dai vigili la multa scatta non solo quando ci si tuffa nelle fontane, ma anche quando si sale sui monumenti. Solitamente per i bagni illegali la sanzione è di 450 euro e quasi sempre scatta anche la misura del Daspo urbano, ossia il divieto di accedere a un determinato luogo. Scatteranno probabilmente controlli degli esperti per verificare se il monumento abbia subito danni. E il bollettino dell'assedio alle fontane monumentali della Capitale non accenna ad arrestarsi.
L'8 dicembre un nigeriano di 22 anni, con problemi psichici, si è tuffato nudo nella fontana delle Naiadi alle 9,30 circa del mattino. A fermare l'uomo sono stati gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. A metà ottobre ancora uno sfregio alla bersagliatissima fontana di Trevi dove un 45enne italiano dopo le 21 di un sabato sera è entrato nella preziosa vasca mentre un amico lo riprendeva. Per lui multa e Daspo elevati sempre dai vigili urbani.
LA SICUREZZA
Nel 2018 una coppia di turisti americani si tuffò addirittura all'indietro, l'ennesimo caso che fece scattare l'idea di creare una squadra di steward anti-tuffo, una sorta di angeli del decoro. Ha messo in crisi, invece, addirittura la sicurezza fuori a Palazzo Chigi, una ragazza con problemi psichici che ha scavalcato le transenne, si è spogliata nuda in pochi secondi e si è tuffata nella fontana di piazza Colonna.
Dopo la vittoria agli Europei di calcio, sono stati diversi i tuffi sempre a Trevi ma anche a piazza Navona, nella fontana dei Quattro Fiumi, progettata e realizzata da Gian Lorenzo Bernini. A settembre invece un turista inglese di 25 anni si è immerso nella fontana monumentale di Campo de' Fiori danneggiando il sistema di riciclo dell'acqua. Neanche piazza Venezia è indenne dai tuffi selvaggi. A dicembre del 2020 un'altra offesa: un uomo si gettò nudo nella fontana dell'Adriatico del Vittoriano.