GLI ULTIMI SARANNO GLI ULTIMI – UN 53ENNE DI TREVISO È STATO TROVATO MORTO NEL GARAGE DOVE ABITAVA DA PIÙ DI UN MESE: ERA STATO SFRATTATO DALL’APPARTAMENTO, MA ERA RIUSCITO A TENERSI LE CHIAVI DELLA RIMESSA DOVE OGNI SERA ANDAVA A DORMIRE AL GELO – A FAR SCATTARE L’ALLARME SONO STATI GLI AMICI E IL COLLEGA CON CUI ANDAVA AL LAVORO OGNI MATTINA. A UCCIDERLO SAREBBE STATO UN INFARTO FORSE INDOTTO DAL FREDDO: L’UOMO AVEVA SOFFERTO DI PROBLEMI AL CUORE E…

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Estratto dell'articolo di Eleonora Pavan per www.ilmessaggero.it

 

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Viveva nel garage del condominio da ormai più di un mese, dopo che era stato sfrattato dall’appartamento dove viveva, nello stesso stabile, con l’ex compagna. Marco Magrin, 53 anni, di Treviso se ne è andato così: solo e al freddo, stroncato da un infarto.

 

I vigili del fuoco, chiamati dagli amici dell’uomo che da un paio di giorni non avevano più notizie di lui, lo hanno ritrovato disteso su un fianco con ancora indosso il giubbotto e il berretto di lana. Era sabato pomeriggio e in Feltrina si sono precipitati carabinieri e Suem 118. Purtroppo per Marco non c’era più alcuna speranza.

 

Aveva 53 anni e un passato travagliato alle spalle, Marco Magrin. Originario di Camposampiero, nel Padovano, dove è stata riportata ieri la salma e dove vivono i genitori, si era trasferito a Treviso da qualche anno, dopo essere uscito dalla comunità di recupero.

 

Lì aveva conosciuto anche la sua compagna. Viveva in un appartamento al quinto piano, in Strada Castagnole, a San liberale, inizialmente con la fidanzata, e stava cercando di rifarsi una vita, finché non è stato sfrattato perché non riusciva a far fronte alle spese. «I proprietari avevano anche cambiato la serratura, ma Marco era riuscito a tenersi la chiave del garage.

il palazzo in cui abitava marco magrin

 

Era lì che viveva in questo ultimo periodo, ma per orgoglio non lo aveva detto a nessuno. A noi diceva ancora “vado su, a casa”» spiega Susanna, del Bar Bottolo, dove Marco andava ogni sera a mangiarsi un paninetto dopo lavoro e a scaldarsi un po’. Lasciatosi il passato alle spalle, il 53enne aveva provato a ripartire e proprio in questi ultimi mesi, da settembre, aveva trovato lavoro a Canizzano, in una ditta che sfiletta il pesce. «Si alzava ogni giorno alle cinque del mattino e lo passava sempre a prendere un collega» racconta Susanna.

 

[…] Ad essergli fatale è stato un infarto, aggravato dalle condizioni in cui viveva: «Aveva problemi di cuore - spiega Giuseppe - Tempo fa aveva avuto un trombo». «Ma ad ucciderlo sono stati la povertà e la solitudine» ribadisce Susanna […]

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