VACCINATI O MULTATI – LUNEDÌ 6 DICEMBRE SCATTA IL CERTIFICATO VERDE “RAFFORZATO” GIÀ IN ZONA BIANCA CON TANTO DI MULTE SALATE PER CHI NON RISPETTA LE NORME: SI VA DAI 400 AI 1000 EURO PER CHI ACCEDE A SPETTACOLI, EVENTI SPORTIVI, RISTORANTI AL CHIUSO E DISCOTECHE. STESSA CIFRA PER I GESTORI DEI LOCALI CHE RISCHIANO PURE LO STOP DI 10 GIORNI – INVARIATE LE SANZIONI PER I LAVORATORI, MA SCATTA L’OBBLIGO PER…
-Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
Lunedì 6 dicembre entra in vigore il green pass «rafforzato» (vaccinati o guariti) già in zona bianca. E scatta l’obbligo di avere il green pass «base»(tampone molecolare valido 72 ore oppure tampone antigenico valido 48 ore) anche per i mezzi pubblici.
Rimane l’obbligo per i lavoratori di avere il green pass «base» e dal 15 dicembre scatta l’obbligo vaccinale per le seguenti categorie:
- personale amministrativo della sanità;
- docenti e personale amministrativo della scuola;
- militari;.
- forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria);
- personale del soccorso pubblico.
Ecco tutte le sanzioni previste dal decreto.
Green pass «rafforzato»
Chi accede nei luoghi dove è previsto senza il green pass rafforzato rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Si tratta di:
- Spettacoli
- Spettatori di eventi sportivi
- Ristorazione al chiuso
- Feste e discoteche
- Cerimonie pubbliche
I gestori dei locali che non controllano il green pass “rafforzato” rischiano la multa da 400 a 1.000 euro. Dopo tre multe in tre giorni differenti può scattare la chiusura del locale per dieci giorni.
Green pass «base»
Chi accede nei luoghi dove è previsto senza il green pass «base» rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Si tratta di:
- Treni ad alta velocità
-Aerei
-Trasporto pubblico locale (autobus, tram, metropolitane)
-Palestre e piscine
-Spogliatoi
-Alberghi
I gestori delle attività che non controllano il possesso del green pass “base” rischiano da 400 a 1.000 euro.
Lavoratori
Rimangono invariate le sanzioni per i lavoratori. Chi viene trovato sprovvisto di green pass per cinque giorni di seguito deve essere sospeso. E rischia la sanzione da 600 a 1.500 euro. Il datore di lavoro che non effettua i controlli rischia la sanzione da 400 a 1.000 euro.