VAI PER AIUTARE E FINISCI MAZZIATO - A BARI IL CAPOTRENO VITO CARRASSI È INTERVENUTO PER DIFENDERE UNA RAGAZZA CHE VENIVA PICCHIATA SELVAGGIAMENTE DAL FIDANZATO MAGREBINO, ED È STATO PRESO A CAZZOTTI E CALCI – IL DIPENDENTE DI FERROVIE AVEVA CHIAMATO LA POLIZIA MA NON HA FATTO IN TEMPO A SFUGGIRE ALLA FURIA DELL'AGGRESSORE. IL TUTTO DAVANTI A UNA DECINA DI PERSONE CHE NON HA MOSSO UN DITO – LO SFOGO SU FACEBOOK DELLA RAGAZZA DEL CAPOTRENO 

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Estratto dell’articolo di Linda Marino per www.ilgiornale.it

 

VITO CARRASSI - CAPOTRENO A BARI

Ha difeso una ragazza che veniva picchiata dal suo compagno ed è stato a sua volta ferito. È accaduto giovedì pomeriggio nella stazione del quartiere Japigia, a Bari. La vittima dell’aggressione, ma anche eroe, è Vito Carrassi, 36 anni, capotreno da soli dieci giorni delle Ferrovie Sud Est.

 

Come riporta sulla sua pagina Facebook Kety Sam Di Sisto, la compagna di Carrassi, sono le 16.30 quando un uomo di origine maghrebina inizia a picchiare la sua ragazza con calci e pugni. La lite era iniziata fuori dalla stazione, ma la giovane, per sfuggire all’ira del fidanzato, avrebbe cercato riparo all’interno dell'edificio. Nessuno interviene [...]

 

Carrassi, che ha quasi finito il suo turno di lavoro e sta per tornare a casa, dista pochi metri dalla coppia, ma non si volta indietro. Decide di intervenire, così si avvicina, cercando di difendere la ragazza in stato di choc, in lacrime e con la testa sanguinante, ma il fidanzato violento si scaglia anche contro di lui, sferrandogli dei calci, tre pugni, due in viso e uno in testa, e procurandogli un trauma cranico.

 

violenza donna

Nel frattempo, arrivano due pattuglie della polizia locale e della polizia di Stato, che cercano di placare l’ira del maghrebino. Il capotreno viene accompagnato in ospedale, dove riceve tre giorni di prognosi, mentre il fidanzato violento viene denunciato.

 

La fidanzata di Carrassi, nel suo lungo sfogo sui social non nasconde l’amarezza per come si sia svolta e conclusa la giornata. “Il tizio è tornato a casa con una denuncia che, diciamola tutta, non fa paura a nessuno. Noi invece no, siamo stati 5 ore in un pronto soccorso pieno di gente ad aspettare una diagnosi di trauma cranico e una prescrizione di riposo e Tachipirina. Oggi questo ragazzone giura, agli occhi della legge, di essere un buon capotreno. Posso dirvi che lo sarà sicuramente, perché prima di qualsiasi altra cosa, è una brava, bravissima persona”. […]

STAZIONE TRENI JAPIGIA BARI
POLIZIA