VANNACCI, MA LI MORTACCI! IL GENERALE SPACCA IL CARROCCIO – L’EX MINISTRO CENTINAIO SFANCULA LA STRATEGIA DI SALVINI: “IO NON LO VOTERÒ, SCEGLIERÒ UNO DELLA LEGA CHE SI È FATTO IL MAZZO SUL TERRITORIO”. MA L’EX VICEMINISTRO GARAVAGLIA SPEZZA UNA LANCIA PER IL CAPITONE: “VANNACCI RAPPRESENTA ANCHE I VALORI DEI NOSTRI ELETTORI” – E IL GENERALE COSA DICE? “I MALUMORI NELLA LEGA? NON PESANO NULLA, LA DECISIONE SPETTA A ME”
-Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera” - Estratti
La sempre più probabile candidatura del generale Roberto Vannacci alle Europee agita il mondo leghista. Qualcuno, come l’ex ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, lo dice ad alta voce a Un giorno da pecora su Radio 1 («Io non lo voterò, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo sul territorio»), assumendosi la responsabilità di non allinearsi alla strategia di Matteo Salvini.
Molti, pur condividendo le perplessità, preferiscono tacere o, nel migliore dei casi, tentare di far rientrare l’opzione nella libertà di scelta lasciata comunque all’elettore. «Vannacci è portatore di valori che possono piacere ad una parte dell’elettorato leghista — ha spiegato a Tagadà su La7 Massimo Garavaglia, senatore ed ex viceministro all’Economia —. Chi non li condivide voterà un altro candidato».
Lui, il generale, nega novità sulla propria corsa, spiegando come la scelta sia «una cosa che dipende da me».
I malumori nel Carroccio? «Non pesano assolutamente nulla».
Il nodo Vannacci è politico ma anche, inutile nasconderlo, numerico. E anche domenica, nei conciliaboli a margine della festa per i 40 anni della Lega Lombarda, se ne parlava diffusamente. La preoccupazione è che il generale, non un leghista doc, tolga un posto a chi può vantare una fedeltà a tutto tondo al verbo e un impegno magari pluriennale per le cause del Carroccio. Un timore che è reso più impellente dalla dura legge dei numeri. Il quadro è presto tracciato: nel 2019 alle Europee la Lega raggiunse il suo massimo storico con il 34,3 per cento che si tradusse nell’elezione di ben 29 parlamentari.
L’ultima rilevazione delle intenzioni di voto dell’Istituto Ipsos per il Corriere attribuisce al Carroccio un consenso dell’8%. Se confermato dalle urne, porterebbe all’elezione di 8-9 deputati. «I posti sono già pochi, se poi arrivano i non leghisti a portarceli via» il lamento raccolto dalla voce di un alto esponente del partito. Vannacci è il caso simbolo, ma non è il solo.
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