UNA VENDETTA INFINITA – LO SQUALO TIGRE, CHE HA UCCISO IL TURISTA RUSSO 23ENNE IN EGITTO, NON SOLO È STATO ACCIUFFATO E "GIUSTIZIATO" DAI FAMILIARI DELLA VITTIMA: ORA LA CARCASSA SARÀ IMBALSAMATA COME TROFEO - L’ANIMALE È STATO TRASCINATO SULLA SPIAGGIA E PICCHIATO CON UNA BARRA DI METALLO MENTRE C’ERA CHI SI SCATTAVA SELFIE… VIDEO
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1. LO SQUALO CHE HA UCCISO IL TURISTA RUSSO SARÀ IMBALSAMATO
DAGONEWS
L’Egitto ha iniziato a lavorare all’imbalsamazione dello squalo tigre, che ha divorato il turista russo Vladimir Popov in Egitto. Dopo l’attacco, per vendetta, è iniziata una caccia allo squalo che si è conclusa con la cattura e l’uccisione dell’animale. La carcassa sarà esposta al Museo Oceanografico di Hurghad.
Secondo alcune fonti, lo squalo ha quasi divorato per intero il corpo della vittima; la parte superiore del corpo della vittima sarebbe stato ritrovato all’interno dello stomaco del predatore.
2. SQUALO UCCISO IN SPIAGGIA CON UNA SBARRA DI FERRO, FILMATA LA VENDETTA PER IL 23 ENNE RUSSO MORTO NEL MAR ROSSO
Estratto dell’articolo di www.lastampa.it
A poche ore dalle terribili immagini dell'attacco mortale di uno squalo a un 23 enne russo, sui social compare un altro filmato su quella che, per molti media esteri, potrebbe essere la vendetta degli uomini sul predatore.
Tutto è accaduto nella città turistica di Hurghada, sulla costa orientale dell'Egitto, dove alcuni uomini hanno catturato con una grossa rete uno squalo tigre e lo hanno portato sulla spiaggia. Nel filmato si vede un gruppo di persone che circonda l'animale, che sembra ancora vivo. Un uomo che lo colpisce ripetutamente con una sbarra metallica sui denti mentre gli altri uomini urlano e applaudono. La clip si conclude con l'autore del video che posa come se stesse facendosi un selfie mentre sullo sfondo la scena selvaggia continua ad andare avanti.
Secondo alcuni media britannici l'uomo armato di sbarra metallica potrebbe essere il padre di Vladimir Popov, il 23 enne russo attaccato dallo squalo. Circostanza non confermata e molto improbabili dalle immagini diffuse sui social.
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