V PER VENDETTA – SIETE PRONTI PER “PROMISING YOUNG WOMAN”? CAREY MULLIGAN VA A CACCIA DEI RESPONSABILI DELLA VIOLENZA SULLA SUA AMICA. FINGENDOSI UBRIACA, SI FA RIMORCHIARE NELLE DISCOTECHE DA UOMINI CHE PROVANO AD ABUSARE DI LEI PER POI UMILIARLI NEI MODI PIÙ CRUENTI. E NEL COLPO DI SCENA FINALE LA RAGAZZA RIESCE A LASCIARE TUTTI SENZA FIATO... - VIDEO
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Gloria Satta per “il Messaggero”
Il film Una donna promettente (Promising Young Woman) vince il WGA Award, il premio del sindacato degli scrittori americani, per la sceneggiatura originale di Emerald Fennell e accorcia le distanze con gli Oscar dominati quest' anno dalla presenza femminile: su 76 finalisti, 70 sono donne.
La travolgente black comedy in salsa #MeToo interpretata da Carey Mulligan e diretta dalla regista esordiente Fennell, 35, sbarcherà il 25 aprile alla notte delle stelle forte di 5 nomination: miglior film, regia, attrice protagonista, sceneggiatura, montaggio.
LA QUESTIONE Un tema di scottante attualità, la cultura dello stupro affrontata in chiave sarcastico-dark con sottofondo di vendetta, e una rovente polemica sui limiti della critica cinematografica ai tempi della correttezza politica esasperata: Una donna promettente, prodotto dalla star Margot Robbie, è un film destinato a lasciare il segno.
Proprio nel momento in cui la questione femminile alza i toni del dibattito un po' dappertutto e un profilo Instagram accoglie le denunce per le violenze sessuali commesse dagli studenti dei più altolocati college inglesi. In Una donna promettente, ispirato a un vero caso di cronaca, Carey interpreta Cassie che abbandona gli studi di medicina per vendicare la sua amica del cuore, morta suicida dopo aver subito uno stupro di gruppo dai compagni di corso.
Fingendosi ubriaca, Cassie si fa rimorchiare nelle discoteche da uomini che provano ad abusare di lei per poi umiliarli nei modi più cruenti. Va a caccia dei responsabili della violenza sulla sua amica e nel colpo di scena finale che, per ironia ed efferatezza, riecheggia il cinema di Quentin Tarantino e dei fratelli Cohen, la ragazza riesce a lasciare tutti senza fiato...
LA POLEMICA «Non è un film sulla vendetta ma sulla sopravvivenza», ha spiegato Carey Mulligan, 35 anni, inglese, lanciata da Orgoglio e pregiudizio, An Education, Suffragette, Il Grande Gatsby e questa volta alle prese con la sua interpretazione più spericolata. Quella che ha innescato il caso Variety quando il critico dell'influente periodico Dennis Harvey, pur avendo apprezzato il film, si è chiesto se la protagonista fosse abbastanza sexy per la parte di Cassie.
Secondo lui avrebbe potuto essere interpretata dalla stessa Margot Robbie. Apriti cielo. In un'intervista al New York Times Mulligan si è lamentata della recensione tirando in ballo il sessismo: ha detto infatti di sentirsi vittima di «una visione stereotipata» della femminilità, scatenando il dibattito nel mondo intero.
Mentre il critico dichiarava la propria buona fede, non richiesta la direzione di Variety premetteva all'articolo la seguente dichiarazione: «Ci scusiamo sinceramente con Carey Mulligan e ci rammarichiamo del linguaggio insensibile e dell'insinuazione nella nostra recensione che ha minimizzato la sua audace performance».
IL BAVAGLIO I sindacati dei recensori sono insorti e in tanti si sono domandati: dov' è finito il diritto alla critica? Possibile che la correttezza politica abbia il diritto di mettere il bavaglio alle libere opinioni? Intanto, al di là degli eventuali Oscar, Una donna promettente sta accelerando la carriera di Emerald Fennel: la regista è stata incaricata di scrivere la sceneggiatura di Zatanna, il film dedicato all'omonima supereroina dell'universo DC, finora mai portata sullo schermo.
Se pensiamo che Chloé Zhao, candidata all'Oscar per la regia per Nomadland, ha appena diretto il kolossal Eternals, un altro tetto di cristallo si è sbriciolato: ormai anche i supereroi sono roba per le donne. E nella lotta per l'eguaglianza non è una cosa da poco.