VERDINI IN CARCERE? MATTIA FELTRI SI INTENERISCE: “GLI VOGLIO MOLTO BENE. QUANDO IERI HO SAPUTO DELLA CONDANNA PER BANCAROTTA E DEL CARCERE CHE LO ATTENDE, HO PROVATO UN DOLORE INTENSO. NON SO NULLA DEL PROCESSO MA IN QUESTO MOMENTO VERDINI PER ME NON È NÉ UNA VITTIMA NÉ UN COLPEVOLE, È UN VECCHIO SIMPATICISSIMO AMICO IN UN MOMENTO DRAMMATICO” - L’AVVOCATO DIFENSORE, FRANCO COPPI: “SE IN CASSAZIONE AL POSTO DEL PRESIDENTE CI FOSSE STATO IL PROCURATORE GENERALE QUESTA CAUSA LA AVREMMO VINTA…”

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1 - IL MOSTRO

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

mattia feltri premio e' giornalismo 2018 8

Tanti anni fa - era il 1998, lavoravo al Foglio - il direttore Giuliano Ferrara mi mandò a Firenze per una lunga inchiesta su Pietro Pacciani, il Mostro. Trascorrevo le giornate fra Mercatale Val di Pesa, dove Pacciani viveva ed era appena morto, studi di avvocati, luoghi del delitto. La sera andavo nella bella villa in collina di un banchiere simpaticissimo, che un amico mi indicò come grande esperto dei sette duplici omicidi del Mostro.

 

Il banchiere era Denis Verdini. Mi ospitava a cena perché amava il giornalismo, il Foglio e Ferrara. Dopo mangiato, ci mettevamo a vedere i processi a Pacciani in videocassetta, e lui mi sottolineava incongruenze e contraddizioni. Pacciani - pochi lo ricordano - è infatti morto da innocente, appena assolto in Appello. Poi Denis acquistò delle quote del Foglio e diventò il mio editore.

 

denis verdini ai funerali di paolo bonaiuti

Quando veniva in redazione, mi travolgeva col vigore dei suoi abbracci. E anche in Parlamento, ormai elevato a luogotenente di Berlusconi, non mollava una notizia nemmeno a sparargli, ma sempre spalancava le tenaglie e mi rinserrava dentro. Gli voglio molto bene. Quando ieri ho saputo della condanna per bancarotta e del carcere che lo attende, ho provato un dolore intenso.

 

Non so nulla del processo, Ferrara lo definisce «brutale e spicciativo», Massimo Mallegni, un avversario di Denis, «fuori da ogni logica». Ma in questo momento Denis Verdini per me non è né una vittima né un colpevole, né un editore né un parlamentare, è un vecchio simpaticissimo amico in un momento drammatico, e penso quanto mi piacerebbe un giorno tornare in collina, a vedere le videocassette del Mostro innocente.

 

giuliano ferrara foto di bacco

2 - FRANCO COPPI AVVOCATO DELL'EX SENATORE "DAL CARCERE È STATO RIFIUTATO, UNA VERA BEFFA. ERA PRONTO AL PEGGIO SUPERERÀ QUESTA PROVA PRESTO AI DOMICILIARI"

Maria Corbi per “la Stampa”

 

Denis Verdini ha preparato la valigia in silenzio, velocemente, senza aspettare che venissero a prenderlo per portarlo in carcere. Magari in manette. Il figlio Tommaso ad accompagnarlo in questo viaggio verso Rebibbia, con il peso di una sentenza dura in qualche modo inaspettata, almeno nella sua portata sanzionatoria: 6 anni e 6 mesi (la Suprema Corte ha eliminato soltanto 4 mesi di pena per l' ex senatore, dichiarando prescritti i reati di truffa allo Stato sui contributi all' editoria). Ma arrivato davanti al pesante portone di ferro del carcere romano sulla Tiburtina, alle 17, gli hanno detto che non ne sapevano niente.

denis verdini simonetta fossombroni

 

«Non era atteso». Il fax non era arrivato. Una telefonata al suo avvocato, Franco Coppi, e poi la decisione di attendere. «Una situazione surreale», dice Coppi. «Capisco la fretta di costituirsi di Verdini, un uomo forte e orgoglioso che affronta a testa alta la vita. Era preparato al peggio e saprà superare questa prova».

 

Una «batosta» giudiziaria che la difesa (oltre a Coppi a difendere Verdini è stata Ester Molinaro) non si aspettava. «Siamo molto amareggiati e delusi», spiega Coppi, «anche perché ieri avevamo visto riconosciute molte delle nostre critiche alla sentenza ed era ragionevole sperare in un esito meno catastrofico».

 

denis verdini simonetta fossombroni

«Adesso anche la beffa di essere "rifiutato" a Rebibbia e di dovere attendere...assurdo». Più di 4 ore di attesa. In condanne che non riguardano personaggi in vista come Verdini a volte il fax che comunica l' arrivo di un detenuto può anche metterci qualche giorno. «In questo caso ci aspettavamo una comunicazione veloce e per questo Verdini non ha voluto aspettare a casa immaginando che il fax della procura generale di Firenze fosse arrivato a Rebibbia», spiega Coppi che riflette tra se e se sulla opinabilità della giustizia: «se in Cassazione al posto del presidente ci fosse stato il procuratore generale questa causa la avremmo vinta».

 

denis e francesca verdini foto barillari

Nelle 200 pagine di motivi presentati in Cassazione l' analisi puntuale di ciascuno episodio contestato a Verdini. «Abbiamo analizzato una per una tutti i 34 episodi contestati. Per due di questi era stato assolto dai giudici di merito per altri 11 il procuratore generale aveva chiesto l' annullamento e ci avevamo sperato che finisse diversamente». Adesso?

Quanto rimarrà effettivamente in carcere Verdini? Coppi non si sbilancia ma spera che a maggio quando l' ex senatore compirà 70 anni ci «possa essere la possibilità di accedere alla carcerazione domiciliare o ad altre forme di espiazione». «Fino ad allora non ci sono altri spiragli».

 

Simonetta Fossombroni Denis Verdini

Una lunga attesa davanti al carcere insieme al figlio Tommaso che insieme alla sorella Francesca, compagna di Matteo Salvini, è sempre rimasto accanto al padre. «Una famiglia unita e due ragazzi forti che sapranno affrontare questa prova dura anche per loro», dicono gli amici. «Hanno visto il padre sereno e questo li ha rassicurati», dice l' avvocato Ester Molinaro che sottolinea ancora la delusione: «Non c' era nessun dolo e nessuna frode, Verdini aveva guidato la banca da vent' anni con una politica condivisa e trasparente».