VERGOGNA CAPITALE: UN OLTRAGGIO ANTISEMITA A ROMA NEL GIORNO DELLA VIGILIA DI NATALE – E’ STATA SFREGIATA LA LAPIDE D’ISRAELE A VIA DEI FORI IMPERIALI, ALL'ALTEZZA DI LARGO CORRADO RICCI, POSIZIONATA SOTTO ALL'ULIVO DONATO DALLO STATO EBRAICO ALL'ITALIA PER I 150 ANNI DELLA SUA UNITÀ - CACCIA AI RESPONSABILI – SONO MESI CHE A ROMA SI RIPETONO ATTI VANDALICI CONTRO SIMBOLI E LUOGHI DELLA COMUNITA' EBRAICA...
-Federica Pozzi per il Messaggero - Estratti
LA VICENDA Un altro atto vandalico nel cuore di Roma. Non solo, anche un atto antisemita, per di più nel giorno della vigilia di Natale, che va ad aggiungersi alle scritte e agli altri sfregi dei mesi passati verso la comunità ebraica.
Così la mattina del 24 dicembre, a via dei Fori Imperiali, all'altezza di largo Corrado Ricci, i carabinieri hanno trovato la lapide in marmo posizionata sotto all'ulivo donato dallo Stato di Israele all'Italia per i 150 anni della sua Unità, imbrattata di vernice rossa. È ora caccia ai responsabili, sul caso indagano i carabinieri del comando di piazza Venezia mentre la lapide è stata ripulita.
LA SCOPERTA I cittadini, forse complice la fretta dei giorni di festa, non si erano accorti dello sfregio fatto all'oggetto di marmo che però, nella mattinata del 24 dicembre, non è sfuggito a una pattuglia dei carabinieri con servizio specifico di vigilanza nei Fori Imperiali. La lapide, posta all'interno dell'aiuola che delimita l'albero di ulivo - simbolo della pace - donato da Israele al nostro Paese in occasione dell'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia, era quasi del tutto coperta di vernice rossa.
LE INDAGINI Sono incorso le indagini, per ora a carico di ignoti, da parte dei carabinieri del comando di Piazza Venezia ma al momento, fanno sapere gli inquirenti, non ci sono elementi per risalire agli autori dell'atto vandalico. Intanto, è stato tempestivamente attivato l'Ufficio Speciale Decoro Urbano di Roma Capitale per la rimozione della vernice e la lapide è tornata al suo aspetto originario. Non solo ai Fori Imperiali: sono mesi che a Roma si ripetono atti vandalici contro simboli e luoghi importanti della comunità ebraica.
I PRECEDENTI Come accaduto lo scorso novembre alle pietre di inciampo a Trastevere o sui muri del Portico D'Ottavia. Così, nei primi giorni di novembre due pietre d'inciampo, dedicate alla memoria di Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto erano state annerite. A dare l'allarme una signora che passeggiava per via Dandolo. Stessa sorte, a meno di 24 ore di distanza, era toccata in via Mameli alle targhe d'ottone in ricordo del martirio di Giacomo e Eugenio Spizzichino. Tutte e quattro le targhe erano state subito ripulite dal servizio Decoro del Comune e sul caso la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per danneggiamento aggravato dall'odio razziale. Il fascicolo è seguito dai magistrati del pool antiterrorismo, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi. Un altro episodio appena una settimana dopo quando, la mattina del 9 novembre, erano apparsi sui muri nell'area di Portico D'Ottavia a poca distanza dal Tempio Maggiore della Capitale, alcuni graffiti antisemiti (…)