(ANSA) - Francesca Gino, la professoressa italiana di Harvard accusata di aver manipolato e inventato dei dati in alcune sue ricerche, ha fatto causa per 25 milioni di dollari accusando la prestigiosa università americana di "campagna diffamatoria".
"Voglio essere molto chiara: non ho mai, mai falsificato dati ne' avuto comportamenti scorretti di alcun tipo", ha dichiarata Gino, originaria di Tione, in Trentino Alto Adige, nella sua prima dichiarazione pubblica sullo scandalo che l'ha travolta. Una volta una superstar nel mondo della ricerca comportamentale l'italiana è tra i professori più pagati ad Harvard con uno stipendio di oltre 1 milione di dollari l'anno.
Al momento è in congedo amministrativo dopo che il blog accademico DataColada l'ha accusata di manipolare i dati dei suoi studi e l'università ha ritirato almeno tre delle sue ricerche tra le quali una intitolata 'Genio del male, come la disonestà può portare a una maggiore creatività'. "Pur affermando di rappresentare l'eccellenza, hanno raggiunto conclusioni oltraggiose basate interamente su deduzioni, supposizioni e salti logici non plausibili", ha dichiarato Gino a proposito dei tre ricercatori del blog - Uri Simonsohn, Leif Nelson e Joe Simmons - che l'hanno accusata. "Hanno creato e perpetuato una falsa narrativa sulla mia etica e integrità, che ha avuto un impatto devastante sui miei amici, colleghi, collaboratori e, soprattutto, sulla mia famiglia", ha aggiunto. (
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