VI RICORDATE DI STEFANO PUZZER, IL “CAMALLO” NO VAX CHE DIVENTÒ FAMOSO NELL’AUTUNNO 2021 PER LE PROTESTE, AL PORTO DI TRIESTE, CONTRO IL GREEN PASS? IL GIUDICE DEL TRIBUNALE DEL LAVORO HA RESPINTO IL SUO RICORSO CONTRO IL LICENZIAMENTO, SCATTATO IL 16 APRILE 2022: NON SOLO NON RIAVRÀ IL LAVORO, MA DOVRÀ PAGARE ANCHE LE SPESE PROCESSUALI. CONFERMATO IL LICENZIAMENTO ANCHE PER FABIO TUIACH, ALTRO LEADER DELLA PROTESTA…
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(ANSA) - Il giudice Paolo Ancora del tribunale del lavoro di Trieste ha respinto il ricorso del leader No Green pass, Stefano Puzzer, contro il licenziamento da parte dell'Agenzia Lavoro Portuale di Trieste scattatto il 16 aprile 2022. Puzzer è stato protagonista delle contestazioni al varco 4 Porto di Trieste, nell'ottobre 2021, che hanno trasformato il capoluogo giuliano da una tranquilla citta' a Nord Est, nella capitale No vax e No Green pass, punto geografico catalizzatore della contestazione. Il giudice Ancora ha condannato Puzzer anche al pagamento delle spese processuali, per una somma che supera i 2.000 euro. Al suo fianco, dopo il licenziamento, si erano schierati Portuali di Trieste.
L'Agenzia lavoro portuale di Trieste era presente in udienza per il ricorso intentato da Stefano Puzzer, che era stato licenziato insieme ad altri 5 portuali, alcuni dei quali tra i più attivi nel protestare contro Green pass e vaccini. Per Puzzer il licenziamento era scattato nell'aprile 2022 davanti al reiterato rifiuto di esibire il passaporto vaccinale e quindi non potendo lavorare. Confermato dal tribunale del Lavoro anche il licenziamento di Fabio Tuiach, altro leader della protesta, che era stato allontanato dall'Agenzia perché si era dichiarato malato, nonostante stesse partecipando alle proteste al varco 4 del porto di Trieste.