VIDEO! QUANDO DI MAIO ATTACCAVA I VOLTAGABBANA DEL PARLAMENTO: “MERCATO DELLE VACCHE” - NEL 2017 LUIGINO TUONAVA: “COSÌ COME ABBIAMO I FURBETTI DEL CARTELLINO ABBIAMO I VOLTAGABBANA DEL PARLAMENTO. A NESSUNO È NEGATO IL DIRITTO DI CAMBIARE IDEA, MA SE LO FAI TORNI A CASA E DEVE ESSERE RISARCITO IL MOVIMENTO" – QUANDO CHIESE IL VINCOLO DI MANDATO IN COSTITUZIONE PER I PARLAMENTARI – E ORA CHE SE NE E’ ANDATO LUI COSA DICE? - VIDEO
-Le ultime parole famose pic.twitter.com/6VnimHg8xV
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) June 21, 2022
Mauro Munafò per espresso.repubblica.it
«Basta voltagabbana in Parlamento», «Questa è la legislatura con il maggior numero di cambi di casacca: introduciamo un sistema di vincolo di mandato per i parlamentari», «Il vincolo di mandato è sacrosanto per chi vuole fare politica onestamente. I partiti sono terrorizzati».
Parola di Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri eletto con il Movimento 5 Stelle che ieri ha annunciato il suo addio ai pentastellati e la creazione di un nuovo gruppo parlamentare. Entrambe operazioni che, se nella nostra Costituzione ci fosse davvero finito il vincolo di mandato, lo avrebbero costretto alle dimissioni.
E invece, per fortuna di Di Maio, le sue battaglie storiche sono finite in una nulla di fatto. Così oggi, anno 2022, può tranquillamente lasciare i 5 Stelle per creare “Insieme per il futuro” e puntare ad avere ancora peso nel governo e alle prossime elezioni. Certo, ne è passato di tempo da quando i grillini nei primi anni combattevano contro i cambi di casacca o gli addii al gruppo Parlamentare.
Si erano inventati qualunque trucco, ovviamente senza alcun successo: pressioni sui social, improbabili multe da centinaia di migliaia di euro, regolamenti di dubbio valore legale. Ma niente, il “vincolo” per punire gli infedeli non ha mai funzionato e negli anni la diaspora stellata ha alimentato tanti altri partiti e partitelli con i suoi mille rivoli.
Eppure basta mettere in fila tutte le volte in cui Di Maio ha urlato contro i cambi in Parlamento per fare un tuffo nel passato prossimo della politica. Prima di lanciarsi, insieme, per il futuro.