VIRUS, BUGIE E SOSPETTI - CRESCONO I DUBBI SUI SILENZI DELLA CINA SULLE PRIME SETTIMANE DI EPIDEMIA - NON CI SONO NOTIZIE DI INCIDENTI IN CUI IL PERSONALE DEL LABORATORIO DI WUHAN SI SIA INFETTATO E, SECONDO GLI ESPERTI, LE PROBABILITÀ CHE LA TRASMISSIONE ALL'UOMO SIA AVVENUTA IN NATURA SONO PIÙ ALTE. MA L'IPOTESI DELL'INCIDENTE È DIFFICILE DA SMENTIRE VISTA LA DIFFICOLTÀ NEL TRACCIARE LE ORIGINI DI UN PATOGENO. LA STESSA DOTTORESSA SHI ZHENGLI, CHE A WUHAN STUDIA I VIRUS DEI PIPISTRELLI, HA DETTO DI AVER PENSATO A UN ERRORE UMANO…

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Estratto dell’articolo di Filippo Santelli per “la Repubblica

Il laboratorio di Wuhan e Shi Zhengli

 

«Non importa quante volte una bugia venga ripetuta, o quanto accuratamente venga fabbricata. Resta ciò che è». Lo ha ribadito anche ieri il Quotidiano del popolo , megafono della propaganda cinese: le accuse degli Stati Uniti sono false. […] In attesa di vedere le prove, restano gli indizi di prima, tutti circostanziali. Si sa che l' Istituto, uno dei più avanzati in Cina, studia da anni i coronavirus. Un gruppo di diplomatici americani che nel 2018 lo ha visitato ne ha messo in dubbio la sicurezza.

laboratorio wuhan

 

Non ci sono però notizie, neppure ufficiose, di incidenti in cui il personale si sia infettato. Secondo gli esperti, le probabilità che la trasmissione all' uomo sia avvenuta in natura sono decisamente più alte. Allo stesso tempo l' ipotesi dell' incidente è in teoria possibile, e difficile da smentire vista la difficoltà nel tracciare le origini di un patogeno. La stessa dottoressa Shi Zhengli, la "Batwoman" che a Wuhan studia i virus dei pipistrelli, ha detto di aver pensato a un errore umano, salvo poi verificare che il Dna di Sars-Cov-2 non corrisponde ai campioni presenti nel laboratorio. […]

 

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La Cina contrattacca, accusa gli Stati Uniti di fabbricare una falsa teoria. […] A Pechino ricordano il modo in cui gli Stati Uniti "dimostrarono" i contatti tra Saddam e Al-Qaeda. O la campagna contro lo spionaggio Huawei, senza pistole fumanti. Solo che l'atteggiamento di Pechino non scaccia i dubbi, anzi. Il tentativo di presentarsi come un campione di trasparenza stride con i silenzi e le censure delle prime settimane di epidemia, ben documentati. Non solo.

 

Per togliere al virus l'attributo di "cinese", il Dragone ha spacciato a sua volta disinformazione sulle sue origini: non è nato in Cina, oppure ce lo ha portato un soldato americano. Bufala a cui molti cittadini credono. […] L'Australia si è unita alla richiesta americana di una commissione di inchiesta. Regno Unito, Francia e Germania hanno sottolineato i punti oscuri sulle origini del virus. […]

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