E VISSERO TUTTI MALEDUCATI E CONTENTI - GRAMELLINI DI RABBIA DOPO LA CONDANNA A DUE MESI PER LA MAESTRA DI PARMA, COLPEVOLE DI AVER SGRIDATO DEI BAMBINI DI QUINTA ELEMENTARE CHE AVEVANO IMBRATTATO DI MERDA IL BAGNO: "NON RIESCO PIÙ NEMMENO AD AVERCELA COI GENITORI CHE HANNO SPORTO DENUNCIA. ME LA PRENDO INVECE CON IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE CHE NON HA SENTITO IL DOVERE DI CONTRO-DENUNCIARLI. DOPO UNA DECISIONE COME QUESTA, QUALE INSEGNANTE OSERÀ ANCORA ALZARE LA VOCE DAVANTI ALLE MALEFATTE DEI SUOI ALLIEVI?"
-Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
Si può condannare una maestra a quasi due mesi di reclusione per avere sgridato dei bambini di quinta elementare che, dopo avere imbrattato le pareti dei bagni con le loro feci, avevano ignorato i rimbrotti della bidella con sovrano menefreghismo?
Non riesco più nemmeno ad avercela coi genitori che hanno sporto denuncia. Ormai tutto quello che si poteva dire sul rimbambimento narcisistico della categoria è stato detto: basta che un figlio racconti di essere stato vittima di un sopruso perché certi padri e certe madri prendano per buona la sua versione e si scaglino contro l'educatore esterno che ha cercato di supplire alle loro carenze. Come se la condanna dell'insegnante servisse ad assolverli.
Sospendo il commento sul tribunale di Parma, anche se i polpastrelli mi prudono sulla tastiera (persino il pm aveva chiesto il proscioglimento). Me la prendo invece con il ministero dell'Istruzione che non ha sentito il dovere di contro-denunciare quei genitori per «culpa in educando».
Ammettiamo pure che, nella sua ramanzina, la maestra abbia usato toni troppo vivaci. Resta l'atteggiamento dei piccoli vandali. E queste sono cose che non si improvvisano. Richiedono un lungo allenamento casalingo e sparring-partner adulti che addestrino a coniugare vittimismo e strafottenza.
Dopo una decisione come questa, quale insegnante oserà ancora alzare la voce davanti alle malefatte dei suoi allievi? Trangugerà il rimprovero per quieto vivere e si andrà avanti così, maleducati e contenti.