VOLI E VACANZE CANCELLATE? L'UE CONTESTA L'ITALIA E SI SCHIERA DALLA PARTE DEI VIAGGIATORI: “DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE TRA VOUCHER E RIMBORSO” – ALTRI 12 PAESI (TRA CUI FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO E OLANDA) HANNO RICEVUTO IL RICHIAMO DELLA COMMISSIONE…
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Body Mass Index, cioè indice di massa corporea, è un parametro medico per il peso. Esprime il rapporto tra il peso e il quadrato dell' altezza: si è normopeso quando l' indice è tra 18 e 25, sopra c' è sovrappeso e tre gradi di obesità, sotto tre gradi di eccessiva magrezza N on solo voucher a compensazione di viaggi annullati a causa del coronavirus, ma anche rimborsi.
La Commissione europea nel suo pacchetto turismo presentato mercoledì scorso ha raccomandato agli Stati membri di assicurare che compagnie aeree e operatori turistici incentivino il più possibile i voucher ai passeggeri e viaggiatori i cui servizi sono stati cancellati a causa della crisi sanitaria, rendendoli più convincenti attraverso una garanzia pubblica che ne garantisca il rimborso in caso di fallimento dell' operatore.
Ma allo stesso tempo ha ribadito il diritto dei viaggiatori a essere rimborsati. Il secondo passo è stato inviare a tutti i 27 Stati membri una sorta di lettera di raccomandazioni, che per 13 Paesi tra cui l' Italia è diventata un richiamo a rispettare le regole Ue sui diritti dei passeggeri e dei viaggiatori come definite nella direttiva del 2015.
All' Italia viene contestato che a partire dal decreto Cura Italia del 2 marzo, con riconferma nell' ultimo decreto Rilancio, ai viaggiatori è stata tolta la possibilità di essere rimborsati in caso di cancellazione del viaggio legata al coronavirus, sostituita dall' unica opzione di voucher che le compagnie aeree e i tour operator possono emettere fino a settembre. La validità dei buoni è stata estesa dal decreto Rilancio a 18 mesi.
Sarà il ministero degli Affari europei a coordinare la risposta tra i ministeri coinvolti (Trasporti, Turismo e Mise), che dovrà arrivare a Bruxelles entro il 28 maggio. L' Italia sta già lavorando a una soluzione da presentare alla Commissione per coniugare i diritti di viaggiatori e passeggeri e nello stesso tempo salvare la filiera turistica, messa in crisi dal diffondersi del coronavirus. Il lockdown e il blocco degli spostamenti ha messo in crisi non solo le compagnie aeree, è l' intero settore turistico che ora rischia di non ripartire a causa dell' incertezza che avvolge i prossimi mesi, anche se molti Stati membri stanno annunciando la riapertura delle frontiere a partire dal 15 giugno, in tempo per salvare la stagione estiva.
Oltre all' Italia, gli altri Stati Ue finiti sotto la lente della Commissione sono Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Belgio, Bulgaria, Ungheria, Lussemburgo, Malta, Polonia, Belgio e Repubblica Ceca. A questi Paesi si aggiunge anche l' Olanda che non ha adottato provvedimenti legislativi, ma ha raccomandato alle compagnie di non rispettare il diritto dei passeggeri al rimborso. Se gli Stati non dovessero modificare le disposizioni e continuassero a non riconoscere i diritti dei passeggeri e dei viaggiatori come previsto dalle regole Ue, la Commissione potrebbe decidere di aprire una procedura di infrazione.