LO ZIO SAM NON PERDONA CHI FA AFFARI CON PUTIN, NEANCHE GLI ALLEATI – QUATTRO MANAGER ITALIANI SONO STATI SANZIONATI DAL TESORO AMERICANO: SONO FLAVIO GRAZIOTTIN, MASSIMO FALCHINI, GIULIO SFOGLIETTI E FULVIO SALVADORI E SECONDO IL GOVERNO USA AVREBBERO ESPORTATO IN RUSSIA PRODOTTI VIETATI DALLE RESTRIZIONI LEGATE ALLA GUERRA IN UCRAINA – È LA PRIMA VOLTA CHE SUCCEDE DALL’INIZIO DEL CONFLITTO: È CAMBIATO QUALCOSA NEI RAPPORTI TRA USA E ITALIA?

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Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

putin italia

Per la prima volta, ieri il Tesoro americano ha messo sotto sanzioni dei cittadini italiani per violazione delle misure contro la Russia. L’annuncio è arrivato ieri ad opera dell’Office of Foreign Assets Control (Ofac) di Washington, con la più recente, lunga lista di imprese e persone colpite dalle restrizioni dell’amministrazione legate alla guerra in Ucraina.

 

Il segnale è inequivocabile: la pressione della Casa Bianca sulle entità da essa sospettate di collaborare con l’apparato militare-industriale del Cremlino non si ferma a soggetti russi o bielorussi o a quelli di Paesi terzi come la Turchia, il Kazakistan o la Cina; al contrario, dopo oltre 900 giorni di guerra, l’amministrazione americana ormai non esita più a colpire anche aziende e manager di Paesi alleati […]

 

Brugherio Idronaut

Sono quattro gli italiani elencati ieri nell’ultima lista dell’Ofac, i primi in assoluto a rientrarvi e fra i primissimi cittadini dell’Ue. Nessuno […] sembra presentare un profilo particolarmente esposto sul piano politico. Sono imprenditori, manager, uomini d’affari tipici del tessuto di piccole imprese italiane molto competitive nelle loro nicchie.

 

Si tratta di Flavio Graziottin, 81 anni, responsabile tecnico, socio unico e amministratore della società di Brugherio Idronaut (anch’essa coinvolta dalle sanzioni dell’Ofac); di Massimo Falchini, 53 anni, amministratore unico della Fagima Fresatrici (Barberino Tavarnelle), anch’essa colpita dalle sanzioni americane; di Giulio Sfoglietti, 64 anni, residente a Roma, socio dell’azienda anch’essa romana di apparecchi di telecomunicazioni Microlab (non soggetta a sanzioni); e di Fulvio Salvadori, nato a Siena 58 anni fa e, secondo il Cerved, almeno in apparenza non legato a una specifica impresa.

 

FAGIMA FRESATRICI

Falchini e Graziottin, contattati ieri sera dal Corriere , non hanno risposto.

Sia per le quattro persone che per le due imprese colpite, l’Ofac di Washington motiva la sua decisione con il fatto che questi soggetti rappresenterebbero «rischi di sanzioni secondarie», evidentemente perché il Tesoro americano sospetta la vendita di prodotti la cui esportazione in Russia è proibita.

 

Ora i manager e le imprese elencate saranno in grande difficoltà nell’accedere al mercato Usa e nel concludere contratti in dollari. Di certo la Idronaut di Brugherio, che presenta un fatturato di appena 2,3 milioni di euro nel 2023, è molto competitiva negli strumenti di manutenzione di tecnologie che lavorano nelle acque (inclusi i contatori di gas e di vari liquidi) ed è accusata dagli americani di avere rapporti con l’Istituto di Oceanologia dell’Accademia russa delle Scienze. Quanto alla Fagima di Barberino Tavarnelle (13,8 milioni di fatturato nel 2023), fabbrica macchine utensili per la produzione industriale di oggetti in metallo.

biden meloni vertice nato

 

La lista di imprese italiane soggette alle sanzioni dell’Ofac è molto corta. Fra queste c’è la «Camorra» (designata con questo nome, con sede a Napoli) e poche imprese che hanno rapporti con Cuba o il Venezuela. Ma sui rapporti con la Russia questa è la prima svolta.

 

[…]Per il resto, la nuova lista dell’Ofac colpisce anche un gran numero di entità finanziarie. E lo fa proprio quando il Tesoro americano alza la pressione su tutte le banche europee rimaste a Mosca, perché si ritirino.

Giulio Sfoglietti - MICROLAB
Brugherio Idronaut