''L'UNIONE EUROPEA PUÒ TANTO QUANTO I PAESI MEMBRI LE CONCEDONO''. LA CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA HA DATO IL ''LIBERI TUTTI'' AI PAESI, TIPO POLONIA E UNGHERIA, MINACCIATI DI SANZIONI DA BRUXELLES. ''IL PORTAVOCE DELLA COMMISSIONE EUROPEA HA AVUTO L'ARDIRE DI AFFERMARE CHE IL DIRITTO COMUNITARIO È SOVRAORDINATO AL DIRITTO POLACCO E ALLA COSTITUZIONE POLACCA", DICE IL VICE-MINISTRO ALLA GIUSTIZIA. ''SONO CURIOSO DI VEDERE SE COMMENTERÀ ALLO STESSO MODO LA SENTENZA TEDESCA''
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(Agenzia Nova) - Laddove gli organi dell'Unione europea oltrepassano le loro attribuzioni, là intervengono gli organi costituzionali nazionali e le sentenze della Corte di Giustizia Ue perdono la loro legittimazione democratica. E' quanto ha detto il viceministro della Giustizia polacco, Marcin Warchol, commentando la sentenza della Corte costituzionale tedesca sull'acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea (Bce). "E' una dimostrazione per tutti coloro che ci intimano di inginocchiarci davanti alle sentenze della Corte di giustizia dell'Ue. Diciamo chiaramente che l'identità costituzionale di ciascuno degli Stati membri è garantita, anche nei trattati", ha affermato Warchol. "La Germania difende la propria sovranità. La Corte costituzionale tedesca ha detto che l'Ue può tanto quanto i paesi membri le concedono", ha detto l'altro viceministro della Giustizia, Sebastian Kaleta.
Secondo quest'ultimo, la decisione ha un significato enorme nel conflitto in corso tra Varsavia e Commissione europea in merito alle riforme della giustizia in Polonia. "Ricordo che due settimane fa la Corte costituzionale polacca ha pubblicato una sentenza importante che dice che l'Ue non ha il potere di valutare lo status dei giudici in Polonia, né ce l'ha la Corte suprema. Allora, il portavoce della Commissione e una parte dei commissari hanno avuto l'ardire di affermare che il diritto comunitario è sovraordinato al diritto polacco e alla costituzione polacca", ha continuato Kaleta, dicendosi "curioso di vedere se la Commissione Ue commenterà allo stesso modo la sentenza della Corte costituzionale tedesca"