L'AGENZIA PER LA CYBERSICUREZZA DORME, RONFA O CAZZEGGIA? – RENZI INFILA IL DITO NELLA PIAGA DEL CASO SPIONAGGIO LEGATO AL GRUPPO "EQUALIZE" E ATTACCA IL DIRETTORE DELL’ENTE, BRUNO FRATTASI: “È UN PREFETTO MA NON ESPERTO IN CYBERSECURITY" - "IL 27 APRILE ERA SUL PALCO DI PESCARA CON LA MAGLIETTA 'L'ITALIA CAMBIA L'EUROPA'. CON QUEL RUOLO ANZICHÉ OCCUPARSI DELLA CYBERSICUREZZA VA A DIRE CHE LA MELONI CAMBIERÀ L'EUROPA? LO PAGHIAMO PER PROTEGGERE I NOSTRI DATI, NON PER FARE PROPAGANDA ALLA PREMIER"
-Dati rubati: Renzi, a capo Agenzia prefetto amico di Meloni
(ANSA) - Io spiato? "Sono nella lista di quelli di Milano, di quello della banca di Bari, il mio conto corrente è stato pubblicato. A me ne hanno fatte di tutti i colori, andrò in tutte le sedi a chiedere il risarcimento danni.
Va bene così, anche se non auguro al mio peggior nemico di vivere questa costante attività di spionaggio ed hackeraggio. Detto questo, vi sembra normale un Paese in cui l'agenzia per la Cybersicurezza nazionale non è in grado di bloccare questo colabrodo che è il nostro sistema dei diritti?"
Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, è il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi. "A capo di questa agenzia - ha proseguito -non hanno messo un tecnico ma un prefetto, anche bravo. ma non particolarmente esperto in cybersecurity che la Meloni ha utilizzato nella sua propaganda elettorale".
Quando? "Il 27 di aprile sul palco di Pescara con la maglietta con scritto 'l'Italia cambia l'Europa'. Con quel ruolo anziché occuparsi della cybersicurezza va a Pescara a dire che la Meloni cambierà l'Europa? Lo paghiamo per proteggere i nostri dati, non per fare propaganda alla premier o sbaglio?"