UN'ALTRA TEGOLA GIUDIZIARIA PER IL CLAN SALVINIANO - È DI DAVIDE CAPARINI, ASSESSORE AL BILANCIO LEGHISTA IN REGIONE LOMBARDIA, LA SOCIETÀ SOTTO INDAGINE IN AMERICA PER AVER CERCATO DI AGGIRARE LE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA. L'INCHIESTA DELL'FBI SI È CONCENTRATA SULLA SOCIETÀ CHE HA PROVATO A VENDERE A GAZPROMNEFT UNA TURBINA PER ESTRAZIONE DEL PETROLIO (17,3 MILIONI DI VALORE) - LA SOCIETÀ HA BASE A DUBAI ED È SCHERMATA DA UN TRUST, COME PIACE FARE AI LEGHISTI DEL ''PRIMA GLI ITALIANI''

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Jacopo Iacoboni e Gianluca Paolucci per ''La Stampa''

 

DAVIDE CAPARINI ATTILIO FONTANA

Fa capo a Davide Caparini e alla sorella Maria Elena la società di Dubai sotto indagine in Usa per aver cercato di violare le sanzioni Usa contro la Russia.

 

L’inchiesta dell’Fbi era emersa lo scorso anno: la Gva International di Dubai aveva cercato di vendere a Gazpromneft (controllata del colosso russo del petrolio Gazprom) una turbina utilizzata negli impianti di estrazione dell’Artico e prodotta da società americana (valore dell’operazione, 17,3 milioni di dollari). La turbina però è uno dei beni sottoposti a restrizioni per le sanzioni Usa alla Russia, così come è sottoposta alla sanzioni Usa la stessa Gazprom.

MATTEO SALVINI DAVIDE CAPARINI

 

Nell’atto d’accusa, oltre alla Gva International e al manager italiano Gabriele Villone, veniva citato Bruno Caparini, indicato come «responsabile commerciale» di una non meglio precisata «società italiana». Caparini è un nome pesante nella storia e nel presente della Lega. Bruno, 81 anni, bresciano di Edolo, imprenditore, è considerato uno dei fondatori della Lega Nord, nonché storico amico di Umberto Bossi.

 

Il figlio Davide, anche lui leghista della prima ora, è stato deputato ininterrottamente dal 1996 al 2018. Quando è stato eletto in Regione Lombardia e nominato assessore al Bilancio della giunta Fontana, carica che riveste tuttora.

 

davide caparini 2

Nei mesi scorsi l’indagine americana ha fatto progressi: Villone ha optato per un accordo con la procura che ha condotto l’indagine (Southern district of Georgia, di Savannah) e ha collaborato con le autorità Usa. Si è riconosciuto colpevole di un capo d’imputazione (conspiracy, uno sorta di associazione per delinquere, finalizzata ad aggirare le sanzioni) e la procura ha ritirato gli altri tre inizialmente contestati, tra i quali figura anche il riciclaggio. Sta scontando una condanna a due anni e quattro mesi al termine della quale verrà espulso dagli Usa.

 

DAVIDE CAPARINI GIULIO GALLERA

Restano ancora in piedi le accuse contro gli altri soggetti coinvolti: un manager americano, due cittadini russi, Bruno Caparini e la Gva International di Dubai, per la quale lavorava Villone. Adesso, grazie a una serie di documenti in possesso de La Stampa, è possibile dire di chi è la Gva International. Dei Caparini, appunto. La società di Dubai è controllata da una società italiana, la Piccola Rinascente srl di Milano. Le quote della Piccola Rinascente (P.R.) sono di due trust: Futur Trust e Felise Trust. Che gestiscono appunto i beni dei due fratelli Caparini.

bruno davide teresa caparini

 

Ossia, oltre alla Piccola Rinascente, le quote della Mesit - la società di famiglia - case e appartamenti a Brescia, Ponte di Legno (il buen retiro di Bossi) e in Costa Smeralda. Amministratrice della Piccola Rinascente così come della Mesit era, fino a qualche mese fa, la moglie di Bruno (e madre di Davide): Teresina Gasparotti, detta Terry, mancata il mese scorso.

 

«Perché dovrei fare un commento su una situazione che non mi riguarda?», ha detto Davide Caparini interpellato ieri da La Stampa. Perché controlla Gva tramite una società di Milano, che si chiama Piccola Rinascente, della quale lei ha il 50% schermato da un trust. «... Io non controllo alcunché. Deve parlare col mio trustee (fiduciario). Non deve parlare con me. Se dite che c’è un trust, non dovete parlare con me». Quindi dell’attività sottostante il trust, non ne sa nulla?

UMBERTO BOSSI DAVIDE E BRUNO CAPARINI

 

«Evidentemente no», è la replica. Registriamo questa presa di distanza, così come registriamo che la Piccola Rinascente era gestita dalla madre di Davide, e che tutti i beni che fanno capo al Felise Trust sono stati conferiti da Davide Caparini e gestiti nell’interesse della moglie e degli eredi, come risulta nel regolamento del Trust stesso. Nel gennaio scorso, come è riferito in una riga del bilancio della P.R, «la controllata Gva International ha perso la licenza per operare», senza alcun riferimento all’indagine americana e alla violazione delle sanzioni. A luglio la Piccola Rinascente, della quale Caparini dice di non sapere nulla, è stata messa in liquidazione.

UMBERTO BOSSI DAVIDE CAPARINI
BRUNO CAPARINI