L'AMERICA È PRONTA PER UN PRESIDENTE GAY? QUESTA È LA DOMANDA CHE SI PONE RUSH LIMBAUGH, STORICA VOCE DEI CONSERVATORI PIÙ BIGOTTI, E SE LA PONE IN QUESTI TERMINI PERCHÉ COSÌ PUÒ TITILLARE GLI OMOFOBI PROIETTANDO IL PROBLEMA SU UNA NON MEGLIO PRECISATA ''AMERICA'', CHE NON ACCETTEREBBE I BACI SUL PALCO COL MARITO. IN REALTÀ NEI SONDAGGI IL 78% È INDIFFERENTE ALLE SCELTE SESSUALI DEI POLITICI (BASTA CHE SIANO COMPETENTI) - RISPONDE PETE: ''NON PRENDO LEZIONI SULLA FAMIGLIA DA LUI, E NOI SUL PALCO CI ABBRACCIAMO E BASTA''
-Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"
L' America è pronta per un presidente gay? Rush Limbaugh, 66 anni, giornalista e conduttore radiofonico iper conservatore, lancia la domanda-provocazione e risponde: «No, gli americani difficilmente sceglierebbero un omosessuale che sul palco bacia suo marito». Il riferimento è al democratico Pete Buttigieg, 37 anni, gay dichiarato dal 2015. Nel 2018 ha sposato un insegnante, Chasten Glezman, 30 anni, che al termine di ogni comizio sale sulla piattaforma per salutare i supporter.
«Non prendo lezioni sulla famiglia da un presentatore radio conservatore - ha risposto Buttigieg - io amo mio marito, gli sono fedele. Sul palco ci abbracciamo e basta». L' ex sindaco di South Bend ha raccontato diverse volte come da ragazzo abbia sofferto a causa del suo orientamento sessuale. In questa campagna ha trasformato quella esperienza, quella sofferenza privata nella spinta verso una «società inclusiva».
I militanti dem per ora l' hanno premiato. È in testa, con Bernie Sanders, dopo il voto in Iowa e nel New Hampshire. E allora ecco l' attacco di Limbaugh, che mescola velenosamente pubblico e privato. Un recente sondaggio Gallup mostra come il 78% degli interpellati non avrebbe problemi a votare un candidato presidente gay se «qualificato».
Il pregiudizio resta radicato in un gruppo consistente di cittadini. Limbaugh si preoccupa di arruolarli nelle file trumpiane. Il presidente, su Fox News , prende le distanze ma non sconfessa il giornalista a cui ha appena conferito la «Medal of Freedom», la più importante onorificenza civile americana.