ABODI SI PRENDE PURE I BIGLIETTI GRATIS DEL TENNIS AL FORO ITALICO – IL "FATTO": “IN PASSATO ERA IL CONI DI MALAGÒ, CHE NE FACEVA USO DISINVOLTO. CON LA RIFORMA DI SPORT E SALUTE, GLI OMAGGI HANNO SOLO CAMBIATO PADRONE. IL MINISTRO DELLO SPORT HA DECISO DI CENTRALIZZARE PRESSO LA SUA SEGRETERIA QUESTO CARNET. PARE L’IDEA SIA DI BINAGHI, FORSE PER RIAFFERMARE IL PRIMATO SU "SPORT E SALUTE" CHE HA IL CDA IN SCADENZA. I MALIGNI CI VEDONO UNO STOP ALL’ATTIVISMO DEL PRESIDENTE COZZOLI, DATO IN USCITA E IN CERCA DI APPOGGI” – FOTO MEZZELANI
-Estratto dell'articolo di Lorenzo Vendemiale per “il Fatto quotidiano”
A Roma, dove tutto è grande bellezza e magna magna, un torneo di tennis misura il posizionamento nella scala sociale. Il vero status non è entrare agli Internazionali, ma entrarci gratis con biglietto omaggio. Simbolo di potere, strumento di consenso. Chiave d’accesso per la terrazza più in della Capitale, su cui si consumano trame e ripicche. Il governo Meloni ha voluto metterci il suo imprimatur, sfilandoli alla sua partecipata.
La tribuna vip, circa 200 posti, è in mano alla Federtennis di Angelo Binaghi, amante dei fatturati (pure troppo: divampa la polemica per il caro-prezzi), nemico degli scrocconi. (...)
Domenica, per vedere la finale e farsi vedere, ci sarà mezzo governo, dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, al vicepremier Tajani, passando per Santanchè e Lollobrigida. Gli altri fuori: dall’ambasciatore di un Paese dell’est al sottosegretario forzista, dal Ceo di un noto broadcaster fino al rampollo presidenziale. Gente che guadagna 100mila euro l’anno (minimo) e non vuol spenderne 100 per un biglietto.
Poi c’è un piccolo contingente, una ventina di posti al giorno, riservato ai proprietari dell’impianto. In passato era il Coni di Malagò, che ne faceva uso disinvolto. Con la riforma di Sport e Salute, gli omaggi hanno solo cambiato padrone. Il ministro Abodi ha deciso di centralizzare presso la sua segreteria questo carnet. Le richieste “politiche” vanno indirizzate al ministero, che provvede a girarle alla FIT perché vengano accontentate.
“Ci è stato proposto – conferma Abodi – e abbiamo ritenuto fosse il modo giusto per gestire le richieste istituzionali” (e verificare che fossero tali?). Pare l’idea sia di Binaghi, forse per riaffermare il primato su Sport e Salute.
Anche la tempistica non pare casuale: col Cda in scadenza, i maligni ci vedono uno stop all’attivismo del presidente Cozzoli, dato in uscita e in cerca di appoggi. Dal ministero assicurano che le nomine non c’entrano e fissano il criterio: quei posti sono per membri di esecutivo e Parlamento. Resta l’anomalia: a che titolo il governo mette le mani in un evento privato?
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