L’ABORTO È UN TEMA SU CUI PAPA E OBAMA DOVRANNO “ACCORDARSI DI ESSERE IN DISACCORDO”, SE VOGLIONO CHE IL LORO INCONTRO DEL 27 MARZO NON SIA UN FALLIMENTO
Paolo Mastrolilli per ‘La Stampa'
L'aborto è un tema su cui Papa Francesco e il presidente Obama dovranno «accordarsi di essere in disaccordo», come dicono gli americani, se vogliono che il loro incontro del 27 marzo non sia un fallimento.
Lo dimostrano le reazioni opposte, con cui ieri hanno commentato su Twitter il quarantunesimo anniversario della sentenza della Corte Suprema Roe vs. Wade, che il 22 gennaio 1973 legalizzò l'interruzione di gravidanza. Da allora ad oggi, negli Usa ci sono stati 55 milioni di aborti.
«Mi unisco - ha twittato di prima mattina il Papa - alla marcia per la Vita a Washington con le mie preghiere. Possa Dio aiutarci a rispettare ogni forma di vita, in particolare i più vulnerabili». Si riferiva alla consueta marcia pro life, che si tiene ogni anno nella capitale americana nel giorno dell'anniversario. Poco prima delle due del pomeriggio è arrivata la risposta del presidente: «Ogni donna deve poter fare le proprie scelte, riguardo il suo corpo e la sua salute».
Chi pensava che Francesco fosse pronto a cambiare la dottrina della Chiesa sui temi della vita, si sbagliava. Da parte sua Obama, per non urtare il proprio elettorato, non può andare oltre la formula già usata in passato da Clinton, secondo cui l'aborto deve essere sicuro e raro, ma legale. Il Papa e il presidente dovranno riconoscere che oltre non possono andare, registrando la divergenza, per concentrarsi poi sui punti di contatto, che stanno invece nella lotta a povertà e diseguaglianza.