ADESSO SI CAPISCE PERCHÉ GASPARRI AVEVA TANTO A CUORE LA CYBERSICUREZZA – A FEBBRAIO 2023, E POI SEI MESI DOPO, IL SENATORE DI FORZA ITALIA HA PRESENTATO DUE EMENDAMENTI SULLA SICUREZZA INFORMATICA, PRINCIPALE BUSINESS DELL’AZIENDA “CYBEREALM”, DI CUI SI È SCOPERTO (GRAZIE A “REPORT”) CHE LO STESO GASPARRI È PRESIDENTE, SENZA AVERLO MAI DICHIARATO A PALAZZO MADAMA, COME PREVEDE LA LEGGE – IL PRIMO, CHE NON È PASSATO, PREVEDEVA DI AUMENTARE IL VOLUME D’AFFARI DELLE IMPRESE CHE VENDONO SOFTWARE LEGATO ALLA CYBER SICUREZZA. IL SECONDO, ANDATO A BUON FINE, RIGUARDA LA RAI…
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Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”
Destinare il 3% del valore di ogni opera del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che preveda l’acquisizione di un elemento digitale alla cybersicurezza, aumentando i volumi di affari delle imprese del settore. Ma non solo: la Rai dovrà occuparsi di educare i cittadini alla cultura cibernetica. A febbraio 2023 e poi sei mesi dopo, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che dal giugno del 2021 presiede la società Cyberealm Srl senza dichiararlo al Senato, ha presentato due emendamenti sulla cybersicurezza, principale business dell’azienda.
Il primo è stato bocciato dal governo che ne aveva chiesto il ritiro, mentre il secondo è stato assorbito nel nuovo contratto di Servizio Rai approvato dalla commissione parlamentare di Vigilanza.
Proposte parlamentari che dimostrerebbero l’attenzione del senatore azzurro per il settore della sicurezza informatica, aumentando la pressione sul potenziale conflitto d’interessi non dichiarato di Gasparri e scoperto domenica dalla trasmissione d’inchiesta di Rai3, Report.
Il primo emendamento firmato da Gasparri insieme ai colleghi di partito Adriano Paroli e Dario Damiani è stato presentato in commissione Bilancio del Senato al decreto del 24 febbraio 2023 sull’attuazione del Pnrr.
La norma, proposta anche dagli altri partiti di maggioranza perché richiesta dalle aziende del settore, prevedeva di legare le opere del Pnrr alla cybersicurezza e aumentare il volume di affari delle imprese che vendono prodotti e software legati alla sicurezza cibernetica.
[…] Gasparri proponeva che per qualsiasi opera del Pnrr che comportasse l’acquisizione o la “messa in funzione” di un elemento digitale, si introducesse una sorta di “quota cyber”: almeno il 3% delle risorse dovevano essere spese per l’acquisizione di beni e servizi “atti a garantire, o a incrementare la sicurezza cibernetica degli elementi digitali”.
In sostanza, le imprese vincitrici di appalti del Pnrr avrebbero garantito un investimento cospicuo sulla sicurezza informatica, aumentando quindi il volume di affari delle aziende del settore che vendono prodotti o software cyber, proprio come la società presieduta Gasparri e le sue partecipate.
Per attuare questa norma sarebbe stata l’agenzia per la Cybersicurezza [...] a fare da consulente e nei bandi sarebbero stati inseriti meccanismi di “premialità” per le “proposte o per le offerte, che contemplino l’uso di tecnologie di cybersicurezza nazionali o europee”. Dopo il parere negativo del governo, le aziende della sicurezza informatica hanno protestato con articoli sui siti specializzati come cybersecurityitalia.it.
Il secondo emendamento, invece, è più recente e rispetto a quello sul Pnrr è andato a buon fine: a settembre Gasparri ha firmato una proposta di Forza Italia al contratto di Servizio Rai, […] che imponeva all’azienda di “intensificare la frequenza e di migliorare il collocamento nei palinsesti” di programmi relativi “all’educazione e alla cultura informatica,
alla disciplina giuridica del web, alla cybersicurezza e alla sostenibilità digitale”. Emendamento, firmato anche dai colleghi azzurri, su cui la maggioranza ha dato parere favorevole […] . Insomma, la tv di Stato dovrà aumentare i programmi legati alla cybersicurezza.
Il 3 agosto 2021, invece, Gasparri era intervenuto in dichiarazione di voto finale nella discussione al Senato per approvare la legge che istituiva l’agenzia sulla Cybersicurezza. “Un’occasione da non perdere – diceva Gasparri – perché il Pnrr investe anche nella sicurezza tecnologica, nella modernizzazione delle reti e quindi anche nella cybersecurity”. Una passione che ha portato il senatore a presentare gli emendamenti due anni più tardi.