E ADESSO LA TURBO-ATLANTISTA DUCETTA CHE FARÀ? – BIDEN METTE NEI GUAI LA MELONI: LA CASA BIANCA PRETENDE DALLA PRESIDENZA ITALIANA DEL G7 DI UTILIZZARE GLI EXTRAPROFITTI DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA PER AIUTARE L’UCRAINA: NON I TRE MILIARDI DI INTERESSI GENERATI DAI FONDI BLOCCATI NELLE BANCHE EUROPEE, MA UN ANTICIPO FINO A 50 MILIARDI DI EURO PER DIMOSTRARE IL SOSTEGNO A ZELENSKY – MA FRANCIA, GERMANIA E ITALIA TEMONO RITORSIONI DEL CREMLINO: A FARNE LE SPESE SAREBBERO LE AZIENDE CONTINENTALI CON INTERESSI IN RUSSIA CHE…

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Estratto dell'articolo di Tommaso Ciriaco e Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

meloni biden meloni biden

Se non è una proposta “prendere o lasciare”, poco ci manca. La Casa Bianca pretende dalla presidenza italiana del G7 di utilizzare gli extraprofitti degli asset russi congelati in Europa per aiutare l’Ucraina a difendersi e ricostruire il Paese. E non si accontenta dei tre miliardi di interessi generati dai fondi bloccati nelle banche europee, ma immagina di anticipare fino a 50 miliardi di euro, calcolando che quel canale di approvvigionamento possa continuare a garantire risorse per i prossimi 15 o 20 anni.

 

Sul tema c’è stata un’accelerazione ieri, col Financial Times che ha anticipato la convergenza tra europei e americani sulla soluzione, anche per garantire che i finanziamenti a Kiev restino disponibili se Trump tornasse alla Casa Bianca.

Ma soprattutto con l’intervista della segretaria al Tesoro Yellen al New York Times : […] «Penso che la Russia stia giocando un gioco d’attesa e ritenga che gli Usa e gli alleati stiano perdendo la volontà di sostenere l’Ucraina per un periodo prolungato. Dimostrare che abbiamo i mezzi per farlo è un modo importante per provare che non stiamo per cedere. Saremo in grado di aiutare l’Ucraina ».

 

putin zelensky macron putin zelensky macron

Sul come, trattano senza sosta gli sherpa dei Sette. Il problema è che il pressing degli Usa — sostenuti da Regno Unito e Canada — si scontra con le resistenze europee. Il timore delle Cancellerie di Francia, Germania e Italia è che il Cremlino metta in atto una ritorsione pesante. E che a farne le spese siano le aziende continentali con interessi in Russia.

 

giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 3 giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 3

Un passo indietro. Alcuni giorni fa, il tavolo europeo che si occupa del nodo degli asset ha finalmente accettato l’idea di trasferire i tre miliardi di interessi a Kiev. È una soluzione che non basta alla Casa Bianca. Fosse per Joe Biden, gli europei dovrebbero accettare l’idea di trasferire l’intero ammontare dei fondi russi — circa 350 miliardi — nelle casse ucraine. I dubbi dell’Unione sono altrettanto noti: una simile misura minerebbe l’affidabilità del sistema creditizio europeo, facendo fuggire i fondi sovrani cinesi, indiani e delle altre superpotenze.

 

volodymyr zelensky volodymyr zelensky

E però, garantire risorse rilevanti a Zelensky è per il presidente americano un obiettivo prioritario del G7. In altri termini: ne va del successo o del fallimento del summit. La mediazione proposta dagli Usa, però, ha messo in difficoltà gli europei.

 

Italia e Germania, in particolare, sono strette tra due esigenze contrapposte. La prima è di compiacere l’alleato americano […] L’altra necessità è però quella di evitare ritorsioni russe per le aziende europee presenti nel Paese di Putin.

giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 4 giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 4

 

Roma e Berlino, più di Parigi, vantano una presenza significativa in Russia. Una prima avvisaglia si è avuta una ventina di giorni fa, quando il governo russo ha di fatto congelato Ariston e la tedesca Bosh, sancendo il trasferimento temporaneo a Gazprom Household System Jsc. Una mossa ostile, un avvertimento, che ha generato una pesante reazione della Farnesina: Antonio Tajani ne ha chiesto conto all’ambasciatore russo in Italia.

 

Emmanuel Macron con Zelensky Emmanuel Macron con Zelensky

Non è bastato, visto che tre giorni fa una corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. Un segnale chiaro mirato a chi detiene la presidenza del G7.

In questa strettoia si muove adesso Giorgia Meloni e la sherpa del summit, Elisabetta Belloni. Devono scegliere se accettare la proposta americana, o provare a ridurne almeno la portata […]

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