AFRO-AMERICAN - OBAMA ATTACCA TRUMP: ''HA CAPITALIZZATO LE PAURE DELLA CLASSE OPERAIA, MA ANCHE I DUBBI DIFFUSI IN ALCUNE SACCHE DELL' ELETTORATO REPUBBLICANO E CHE NASCONO DAL FATTO CHE IO SONO IL PRIMO PRESIDENTE NERO'' - VIDEO INTEGRALE
VIDEO - L'INTERVISTA INTEGRALE DI OBAMA A NPR
OBAMA: «TRUMP MI ATTACCA PERCHÉ SONO NERO»
Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”
Ora anche Barack Obama punta direttamente Donald Trump, mettendo in campo il tema più delicato negli Stati Uniti: la discriminazione razziale. Dopo una serie di discorsi-appelli alla coesione nazionale contro la minaccia del terrorismo, il presidente ha rilasciato un' intervista alla National Public Radio , l' emittente cui fa capo un network di circa 900 stazioni negli Stati Uniti. Il colloquio è stato registrato venerdì scorso, ma è andato in onda ieri mattina. Questa la frase chiave: «Il signor Trump ha capitalizzato le paure della classe operaia, ma anche i dubbi diffusi in alcune sacche dell' elettorato repubblicano e che nascono dal fatto che io sono il primo presidente nero».
Nell' aprile del 2011, quando ancora nessuno immaginava che si sarebbe candidato e che soprattutto avrebbe avuto tutto questo consenso, Trump aveva condotto una campagna personale contro Obama, sostenendo che non fosse nato negli Stati Uniti e che quindi dovesse lasciare la Casa Bianca.
Parlando alla radio il presidente non vi ha fatto cenno, ma il riferimento a quelle insinuazioni, all' epoca enfatizzate da giornali e tv conservatrici, è trasparente: «Nel partito repubblicano esistono forze secondo le quali io sarei in qualche modo un diverso, sarei un musulmano, una persona sleale nei confronti del Paese e così via. Tutte cose che, sfortunatamente per loro, sono lontane dalla realtà, ma che vengono sostenute e articolate anche da alcuni rappresentanti eletti dal Partito repubblicano. In un certo senso, io rappresento quel cambiamento che li spaventa».
Obama ha anche riconosciuto che le ansie e le preoccupazioni diffuse soprattutto tra i lavoratori dell' industria pesante sono legate a cambiamenti strutturali dell' economia americana. Trump, dunque, anche in questo caso, starebbe speculando su paure che non sarebbe in grado di dissolvere.
Ora si attende la risposta del miliardario newyorkese. Ieri si è dedicato a Hillary Clinton che sabato sera lo aveva definito «il miglior reclutatore dell' Isis».
Trump ha diffuso una serie di tweet: «Hillary ha mentito. Aspetto le sue scuse per questa storia disgustosa».
Ma la polemica sull' identità afroamericana del presidente ha tutt' altro potenziale, in un Paese di nuovo attraversato da tensioni razziali. L' uscita di Obama, però, non sembra a tono rispetto all' ultima fase del dibattito politico. Nel confronto televisivo tra i nove pretendenti alla nomination repubblicana, visto da 18 milioni di persone, martedì 15 dicembre, si sono sentite critiche molto pesanti all' indirizzo della Casa Bianca.
Ma nessuno ha fatto il benché minimo cenno al colore della pelle di Obama, o alla sua «diversità». Per altro sul palco, tra i partecipanti, c' era anche Ben Carson, il sessantaquattrenne neurochirurgo afroamericano.