E ALLORA I CRISTIANI? – VA BENE PARLARE DELLE MINORANZE OPPRESSE, MA 365 MILIONI DI CRISTIANI HANNO SUBITO PERSECUZIONI NEL 2024. NEL MONDO UNO SU 7 È PERSEGUITATO E RISCHIA LA MORTE, SOPRATTUTTO IN COREA DEL NORD, SOMALIA, LIBIA, ERITREA E YEMEN – FILIPPO DI GIACOMO: “NON SAREBBE SOLIDARIETÀ UMANA E CRISTIANA SE DURANTE L'ANNO SANTO TUTTO QUESTO DOLORE VENISSE RACCONTATO E CONSOLATO?”
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Estratto dell’articolo di Filippo Di Giacomo per “il Venerdì di Repubblica”
Il 24 dicembre alle 19, dopo la messa sul sagrato di San Pietro, il Papa aprirà la Porta Santa e darà inizio all'Anno Santo. Il giorno dopo, a mezzogiorno, invierà la benedizione Urbi et Orbi, alla città e al mondo.
Due splendide occasioni per ricordare […] al Mondo intero che […] l'Anno del Signore 2024 si chiude con un triste record: sono 365 milioni i fedeli in Cristo, quindi anime affidate alla sua guida e tutela ("pascere", secondo il Giovanni 21,15-17), che subiscono persecuzioni.
Nel mondo uno su 7 è perseguitato, uno su 5 in Africa e 2 su 5 in Asia. Secondo World Watch List 2024 della Ong Open Doors/Porte aperte, ci sono Paesi dove «la fede cristiana va vissuta nel segreto e, se scoperti, i cristiani – soprattutto quelli convertiti – rischiano la morte»: in testa Corea del Nord, Somalia, Libia, Eritrea e Yemen.
Al sesto posto la Nigeria, con il record di cristiani uccisi a causa della violenza jihadista: 4.118 sui 4.998 totali e il più alto numero di rapimenti: 3.300 sui 3.906 globali […]
La violenza sessuale […] per terrorizzare le comunità cristiane […] è usuale anche in Burkina Faso, Repubblica Democratica del Congo, Camerun e Repubblica Centrafricana. Abusi si registrano in Siria, Pakistan, Arabia Saudita e India. La persecuzione tocca il livello "estremo" in Siria e in Arabia Saudita.
Il caso anomalo è la Repubblica Democratica del Congo, dove tradizionalmente l'Islam non sarebbe presente, ma online scorrono video di presunti islamisti che "invitano" dei cristiani a convertirsi e dopo il loro secondo rifiuto li massacrano a colpi di machete e pugnali. Non sarebbe solidarietà umana e cristiana se durante l'Anno Santo tutto questo dolore venisse raccontato e consolato?