AMERICA A MANO ARMATA - “NON SI PUO’ RIMANERE IMMOBILI DI FRONTE ALL’EPIDEMIA DELLA VIOLENZA DA ARMI DA FUOCO”: OBAMA PRONTO AD USARE I DECRETI ESECUTIVI PER RENDERNE PIÙ DIFFICILE LA VENDITA E "AGGIRARE" I REPUBBLICANI - - -
Fra. Sem. per “la Stampa”
Per comprendere le difficoltà con cui Barack Obama dovrà cimentarsi ancora una volta nella sua nuova crociata contro le armi da fuoco basta partire dalla notizia che viene dal Texas. Nel feudo repubblicano, roccaforte dell' America a mano armata, si potrà girare di nuovo come nei film western, con la pistola nella fondina in bellavista, ovunque, per strada nei ristoranti, persino sul posto di lavoro.
È questo che hanno deciso i legislatori dello Stato introducendo il principio dell'«open carry», grazie a cui i cittadini da oggi potranno sempre portare con sé un' arma da fuoco senza nemmeno doverla nascondere.
Questo vuol dire un milioni di texano visibilmente armati, una misura dicono i promotori a puro scopo di deterrente, così come accade già in circa altri 40 Stati Usa. Gli antivisti anti-armi denunciano un «imbarbarimento della situazione», e lo stesso fa Obama nel discorso radiofonico del fine settimana nel quale annuncia la sua nuova offensiva finale contro il «far west» di fucili e pistole.
Quella vendita selvaggia che alimenta le stragi di «ordinaria follia» e gli attentati ad opera di terroristi autoradicalizzati, come quella di San Bernardino in California.
Non si può rimanere immobili di fronte alla «epidemia della violenza da armi da fuoco», chiosa il presidente varando il suo sforzo finale prima dei lasciare la Casa Bianca, ma non per questo più facile dei precedenti visto l' ostruzionismo della potente lobby delle armi, in particolare la Nra e l' opposizione di certi ambienti repubblicani.
E quella voglia di armarsi radicata nel tessuto sociale di una buona parte del Paese, che rivendica il diritto ad armarsi contemplato dal Secondo emendamento della Costituzione. Le persone uccise in episodi legati ad armi da fuoco sono circa 32 mila ogni anno, le vittime di stragi oltre 12 mila, anche più di quelle decedute in incidenti stradali specie per chi ha un' età inferiore ai 26 anni.
Numeri stellari dinanzi ai quali il presidente ha messo in moto la macchina dell' amministrazione per individuare possibili misure esecutive per far fronte al problema, come ad esempio un rafforzamento dei controlli sul «background check» degli acquirenti, unico controllo preventivo alla vendita.
Obama inoltre incontrerà lunedì il ministro della Giustizia, Loretta Lynch, per definire una serie di azioni volte a rendere più difficile l' acquisto di armi da fuoco nel Paese: le misure, dovrebbero essere annunciate la settimana prossima. Anche a costo di ricorrere a misure unilaterali come i decreti esecutivi.
Obama soprattutto fa appello a quella parte della società civile che vuole mettere fine al rischio di nuovi stragi consumate ispirate alla follia o al terrore. A fare da sponda al presidente è la città di Seattle a Seattle, nello stato di Washington, scatta la nuova tassa sugli acquisti di armi da fuoco: 25 dollari a pistola o fucile venduti, da 2 a 5 centesimi per ogni proiettile. [Fra. Sem. ]