AMICIZIE PERICOLOSE - NO RELAX PER DAVID CAMERON: IERI I SUOI DUE AMICHETTI, ANDY COULSON (CHE È STATO ANCHE PORTAVOCE DI DOWNING STREET) E LA ROSSA REBEKAH BROOKS, ENTRAMBI EX DIRETTORI DEL GIORNALE DI MURDOCH “NEWS OF THE WORLD”, SONO STATI ACCUSATI PER AVER SPIATO 600 PERSONE, FRA CUI UNA BAMBINA SCOMPARSA - COULSON E BROOKS RISCHIANO FINO A DUE ANNI DI CARCERE…
Fabio Cavalera per il "Corriere della Sera"
Forse, al Crown Prosecution Service, l'equivalente dei nostri pubblici ministeri, non sapevano che David Cameron a mezzogiorno aveva dato appuntamento alla regina, al suo amato consorte Filippo e ai tre ultimi ex capi di governo, per brindare in privato ai 60 anni di regno di Elisabetta. Così, poco prima che la festicciola cominciasse a Downing Street, la signora Alison Levitt, braccio destro di Keir Starmer, numero uno degli accusatori, si è presentata alle telecamere e ha inchiodato l'allegra combriccola di sette ex giornalisti di News of the World e un ex detective privato, i magnifici otto, davanti alla imputazione di avere spiato fra il 2000 e il 2006 la bellezza di 600 persone.
Il guaio per David Cameron è che fra gli otto che hanno ficcato il naso dove non dovevano e dove non potevano ci stanno pure Rebekah Brooks e Andy Coulson, amici e consiglieri di vecchia data del leader conservatore e di governo. Magari se l'aspettavano ma il colpo è di quelli che lasciano il segno.
La giornata di David Cameron, che in agenda appariva di relax (relativo s'intende per via delle pessime notizie dal fronte economico), ha preso dunque una piega non propriamente delle migliori. La cara Rebekah e il caro Andy, per i quali David Cameron si è speso fino a che la decenza e la prudenza gli hanno consigliato di frenare, se la vedono brutta e rischiano di finire in carcere e di restarci per un paio d'anni. Altro che le scampagnate domenicali nelle belle ville dell'Oxfordshire dove si ritrovavano a scandire i tempi delle strategie politiche e mediatiche sia del premier sia dello Squalo Rupert Murdoch, fra un tè e una cavalcata.
La signora Alison Lewitt ha scaricato addosso a Rebekah Brooks e Andy Coulson, entrambi ex direttori di News of the World, e agli altri sei un pacco di reati non indifferente. Innanzitutto ha rivelato che il numero delle infrazioni ordinate dai vertici del tabloid a investigatori privati per ascoltare le segreterie telefoniche e per leggere i messaggi nei cellulari delle vittime designate è degno di uno stato di polizia: 600 fra uomini politici (due ex ministri laburisti, David Blunkett e Charles Clarke), attori (Brad Pitt, Angiolina Jolie, Jude Law), allenatori e star del calcio (Sven Goran Eriksson e Wayne Rooney).
Ma il peggio, al di là della fitta rete di hackeraggio messa in piedi per acchiappare qualche scoop, è che il cinismo era sconfinato in qualcosa di orribile. Come definire altrimenti la violazione dei telefonini di Milly Dowler? Aveva 13 anni la ragazzina e stava tornando da scuola, il 21 marzo 2002: fu rapita e uccisa, il suo corpo ritrovato in settembre. Aveva con sé un cellulare rimasto per alcune ore acceso. I suoi genitori nella speranza che lei rispondesse le avevano lasciato alcuni messaggi in segreteria, quella segreteria che un detective pagato da News of the World aveva infranto.
Chi era al corrente di questa squallida intromissione? Non sono bastati mille tentativi di insabbiare e negare. Dal pesce più piccolo al pesce più grande la cordata è stata scoperta: l'investigatore, il reporter, il caporedattore, il vicedirettore e i direttori. Quindi, dice l'accusa, sapeva tutto Rebekah Brooks, la spavalda signora dalla folta chioma rossa, che poi avrebbe conquistato la poltrona di amministratrice delegata dell'impero di giornali inglesi controllati dallo Squalo (News International). E, quindi sapeva tutto anche Andy Coulson che dal giornalismo sarebbe passato al servizio di Cameron come responsabile della comunicazione per i tory e per Downing Street. Amicizie pericolose del premier.
Tanto Rebekah, appena tornata dalle spiagge di Sardegna, quanto Andy giurano l'innocenza. L'ufficio del Crown Prosecution Service sostiene che le prove sono fin troppo evidenti. Il processo al via il 16 agosto, niente vacanze. Spada di Damocle sulla testa di David Cameron.