ANAS IN SU – IL CDA DI ANAS HA FATTO CIAONE A MASSIMO SIMONINI, SPONSORED BY TONINELLI, NOMINATO APPENA UN ANNO FA – SIMONINI HA CHIESTO AIUTO AL SUO AZIONISTA DI CONTROLLO, L’AD DI FS BATTISTI, CHE PERÒ NON LO HA ASSECONDATO (È GIÀ NEL MIRINO DI RENZI) – IN PISTA CI SONO DUE DIRIGENTI MOLTO STIMATI DA PAOLA DE MICHELI: FULVIO SOCCODATO E UGO DIBENNARDO – L’IRA DELL’EX MINISTRO: “SENTO VOCI STRANE CHE…”
-DAGO-FLASH! MASSIMO SIMONINI SARÀ SOSTITUITO DA UGO DIBENNARDO AL VERTICE DI ANAS
Sfiduciato l'uomo di Toninelli Per Anas è caccia a un altro ad
Giovanna Vitale per “la Repubblica”
Lo ha capito giovedì scorso, l' ad di Anas Massimo Simonini, che la sua avventura alla guida dell' ente nazionale per le strade sarebbe finita anzitempo. Quando il suo stesso cda - presieduto dal leghista Claudio Gemme e nominato in piena era gialloverde - si è rifiutato di approvare alcuni provvedimenti necessari a evitare la paralisi della società: il budget per il 2020, il piano finanziario della controllata Anas International, nonché la variante Tremezzina (tra le province di Como e Lecco) e il raddoppio della statale Telesina (tra Caianello e Benevento).
Due investimenti strategici, già affetti da ritardo cronico. In quel preciso momento Simonini - il dirigente interno voluto fortissimamente dall' ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli - ha realizzato che il suo destino era segnato. E che, a neppure un anno dall' insediamento, avrebbe dovuto muoversi per scongiurare le dimissioni forzate. Perciò ha chiesto aiuto al suo azionista di controllo, l' ad di Ferrovie dello Stato Alessandro Battisti. Il quale però - anche alla luce della controffensiva di Renzi che vorrebbe la sua testa - non avrebbe fatto altro che assecondare la manovra del Pd e confermare a Simonini quanto ormai deciso dalla ministra Paola De Micheli: il nuovo governo ha urgenza di far ripartire cantieri e infrastrutture, e l' ad di Anas non si sarebbe dimostrato all' altezza del compito. Tant' è che la caccia al successore, corredata di colloqui ai più alti livelli, sarebbe cominciata già da qualche settimana.
In pista, qualora si dovesse optare per una soluzione interna, ci sarebbero due dirigenti molto stimati da De Micheli: il responsabile della manutenzione straordinaria Fulvio Soccodato, col quale la ministra ha lavorato quand' era commissaria alla ricostruzione, e Ugo Dibennardo, responsabile coordinamento territoriale nord-ovest e già ad di Autostrade del Lazio.
Anche se il nome in pole è quello di un manager di esperienza vicino al centrosinistra: l' attuale ad di Consip Cristiano Cannarsa, già a capo della Direzione Infrastrutture di Cassa Depositi e Prestiti. Il quale non solo stamattina dovrebbe incontrare il Ceo di Ferrovie per discutere del nuovo incarico, ma avrebbe anche ricevuto un informale via libera dal ministero del Tesoro in quanto controllante di Consip. Il cui cda è oltretutto in scadenza: atteso al rinnovo in primavera, insieme ai board delle più prestigiose partecipate di Stato.
Il problema è che potrebbe profilarsi uno scontro con i 5 Stelle.
All' indomani della sostanziale sfiducia ricevuta in cda, Simonini ha infatti chiamato in soccorso il suo vecchio sponsor: Danilo Toninelli. Al quale non è parso vero di poter menare fendenti contro il Pd e contro colei che l' ha sostituito a Villa Patrizi: «Sento voci strane che vorrebbero mettere in discussione l' ad di Anas», ha avvertito l' ex ministro venerdì scorso.
«Se c' è qualcuno che ha nostalgia del passato, compreso quello recentissimo della Dama Nera e del sistema che si spolpava Anas, lo dica chiaramente ». Invettiva accompagnata da una serie di dati e cifre mirabolanti su investimenti e nuovi cantieri avviati che tuttavia, fanno notare in azienda, non corrispondono alla realtà né risultano al cda (che infatti si è infuriato). Se la linea di Toninelli è anche quella di Di Maio e di tutto il Movimento, nel governo potrebbe aprirsi l' ennesima crepa.