ANCHE IL PD HA LA SUA DUCETTA: ELLY SCHLEIN - LEI CHE DEVE TUTTO ALLE PRIMARIE (SENZA LE QUALI SAREBBE BONACCINI IL SEGRETARIO DEM), LE ARCHIVIA: A SCEGLIERE CANDIDATI SINDACI E GOVERNATORI CI PENSERA’ LEI - IL MOTIVO? COSTRUIRE “L’ALTERNATIVA” AL CENTRODESTRA TROVANDO ACCORDI CON IL M5S - “REPUBBLICA”: “PECCATO SOLO CHE LE ALLEANZE FIN QUI FATTE RESTINO QUASI SEMPRE MONCHE; I DIKTAT DEI 5 STELLE HANNO SPESSO LA MEGLIO; SI RICORRE AI CANDIDATI CIVICI SOLTANTO QUANDO LA SCONFITTA È PRESSOCHÉ SICURA”

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Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale e Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

conte landini schlein

Sembra un paradosso: la segretaria del Pd che tutto deve alle primarie — non ci fossero state, avrebbe vinto Stefano Bonaccini, arrivato primo nel voto degli iscritti — ha di fatto archiviato le primarie per la scelta dei prossimi candidati sindaci e governatori.

 

Nei primi sei mesi del 2024 si vota infatti in quattro regioni e circa 4 mila comuni e quasi ovunque Elly Schlein ha ammainato i gazebo in nome di un’esigenza superiore, cioè la costruzione del campo dell’alternativa.

 

Arrivando perfino a teorizzarlo, nonostante l’elezione diretta dei candidati e dei leader sia uno degli elementi costitutivi del Pd: «Le primarie restano uno strumento valido ma dipende dal contesto locale», spiega la segretaria dem in una pausa dei lavori della Camera. «In alcuni territori si fanno, in altre la coalizione trova un accordo».

 

elly schlein giuseppe conte roberto fico - manifestazione piazza del popolo

Peccato solo che le alleanze fin qui fatte restino quasi sempre monche; i diktat dei 5 Stelle hanno spesso la meglio; si ricorre ai candidati civici soltanto quando la sconfitta è pressoché sicura. Così Schlein — come pure Giuseppe Conte — rischia di arrivare piuttosto malconcia alla cruciale sfida delle Europee.

 

In Sardegna, dove si vota a febbraio, la segretaria del Pd ha stretto l’accordo sulla vicepresidente del Movimento Alessandra Todde come candidata presidente dell’alleanza giallorossa, in una regione di centrodestra che appare contendibile.

 

Il fatto è che, nel frattempo, ha deciso di correre anche l’ex governatore e tra i fondatori del Pd Renato Soru, il quale aveva chiesto le primarie. E adesso, nonostante l’appello all’unità della figlia di Soru, Camilla, che fa la consigliera dem a Cagliari e invece apprezza Todde, il centrosinistra teme l’autogol.

ELLY SCHLEIN SBIRCIA NEL TELEFONO DI GIUSEPPE CONTE

 

In Abruzzo, dove da quasi cinque anni governa un fedelissimo della premier, per le elezioni di marzo si è trovata un’intesa su un civico, l’ex rettore di Teramo Luciano D’Amico, di area Pd. L’impresa però è al limite del possibile […]

 

Anche in Basilicata, dove si vota ad aprile, il candidato di area Pd è un civico: Angelo Chiorazzo, presidente di Auxilium, cooperativa che gestisce diversi centri di accoglienza per migranti. Un po’ chiacchierato ma sempre assolto.

 

Complici gli ottimi rapporti di Roberto Speranza (che è di quelle parti) con Conte, il Pd è convinto di chiudere con il M5S e forse pure con gli altri. In Piemonte dove si vota a giugno assieme alle Europee, invece, si è ancora in alto mare. […]

 

chiara appendino - processo piazza san carlo

nel Pd il braccio di ferro è tra l’ex presidente del Consiglio regionale Daniele Valle, legato per l’appunto a Lo Russo, e Chiara Gribaudo, deputata vicina alla segretaria: senza l’apporto del Movimento è di sicuro una corsa a chi si schianta meglio. Oltre alle regionali, però, si vota in comuni di peso: Firenze, Bari, Cagliari, Bergamo, Livorno, tra gli altri. Di queste, solo nella città pugliese la coalizione larga è ben impostata secondo lo schema no-primarie. Ma manca il nome unificatore.

chiara gribaudo elly schlein
CHIARA GRIBAUDO ELLY SCHLEIN

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