ANDREOTTI FASCIO! - IN UNA BIOGRAFIA DEL DIVO SPUNTA LA TELEFONATA TRA IL SUO BRACCIO ‘DESTRO’ FRANCO EVANGELISTI E LA GIORNALISTA NERA, GIANNA PREDA: “ANDREOTTI ERA ANTIFASCISTA SOLO PER FAR TORNARE ALLA DC I VOTI FINITI AL MSI. SE L’MSI FOSSE STATO IL PRIMO PARTITO NON AVREBBE PROBLEMI A STARE COI FASCISTI” - NELLE SUE MANI L’ANTESIGNANA DI “GLADIO” CONTRO L’AVANZATA COMUNISTA…


Francesco Specchia per "Libero"

giulio andreotti
Franco Evangelisti

Alla volte anche nelle biografie che paiono scontate si ritrovano notizie. Prendete Divo Giulio di Antonella Beccaria e Giacomo Pacini (Nutrimenti,pp.288, euro14). Si ritrova qui il testo originale di una conversazione telefonica dell'aprile 1972 tra il braccio destro di Andreotti, Franco Evangelisti, e la giornalista del Borghese Gianna Preda. La telefonata fu registrata da Preda. Tra le altre cose, in essa vi sono alcuni passaggi in cui Preda dice a Evangelisti: «So che tu ed Andreotti siete fascisti al pari di me».

Lui annuisce e, poco dopo, le rivela apertamente che Andreotti «si era dichiarato antifascista solo perché era necessario che i voti finiti al Msi tornassero alla Dc. Ma se l'Msi fosse stato il primo partito italiano, lui non avrebbe alcun problema a stare coi fascisti».

gianna preda

Poi c'è un inquietante passaggio sulla morte dell'editore Feltrinelli: vi si lascia intendere che era stato un bene che l'editore fosse morto quando a Palazzo Chigi c'era un monocolore Andreotti. Inedita anche la notizia che De Gasperi affidò a Giulio la delicata gestione dei rapporti con apparati di sicurezza ufficiali e clandestini e le prime strutture segrete a carattere armato, poi parzialmente confluite in Gladio.

GIULIO ANDREOTTI

I documenti dimostrano che Andreotti era uno dei responsabili politici del cosiddetto Ufficio Zone di Confine, organismo segreto che si occupava di inviare fondi riservati a tutte le organizzazioni, anche a carattere armato, contro i comunisti slavi.