ANGELA O DIAVOLO? DI SICURO UN SILVIO CAFONE - IL “CASO” DELLE BATTUTACCE A SFONDO SESSUALE DI BERLUSCONI ALLA DIPENDENTE DI GREEN POWER SI INGROSSA - IL BANANA CHIEDE SCUSA MA PRECISA: “ERA DIVERTITISSIMA, POI SI E’ FATTA INFLUENZARE DAI SOLITI MORALISTI DA STRAPAZZO E HA CAMBIATO IDEA” - LEI SPARA A ZERO “GLI AVREI DATO UN CEFFONE” - GALAN: “HO DEGLI SMS DI ANGELA IN CUI DICE TUTT’ALTRO…”
Annalisa Cuzzocrea per "la Repubblica"
Silvio Berlusconi si scusa, ma precisa che Angela Bruno era «divertitissima». Giancarlo Galan va in tv a dire: «Ho degli sms che la signora ha mandato subito dopo l'evento, non li leggo, ma lei sappia che li ho». Non è facile, per il Cavaliere, ammettere di aver sbagliato nel fare battute a sfondo sessuale a una dipendente di Green Power durante un incontro pubblico. Sottoponendola alle risatine sue e degli astanti. Chiedendole di voltarsi, per ammirarne meglio le forme. Così come non è facile per i suoi fedelissimi accettare che una donna vada in una trasmissione televisiva, il lunedì sera, a chiedere rispetto.
Ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita, Angela Bruno parla senza prendere fiato: «Voglio dal signor Berlusconi scuse pubbliche, come pubbliche sono state le offese». E chiarisce: «lui crede di scherzare, ma dev'essere una persona seria perché rappresenta il Paese. Non può permettersi di dare un esempio di questo tipo».
Parla di una bambina di 11 anni che ha pianto per due giorni di seguito. Di una vita lavorativa sconvolta, «Ora sono in ferie», dopo che la sua azienda aveva fatto pubblicare un comunicato in cui lei si dichiarava «onorata» della gag. E però, per Silvio Berlusconi è tutta colpa dei moralismi della stampa di sinistra. «Tante scuse dice in un'intervista a Radio105 ma non legga più l'Unità, Repubblica e i soliti giornali».
Perché «non è vero che le battute erano pesanti. Ho detto delle cose che il pubblico ha interpretato come spiritosaggini e poi è venuta fuori una malizia che ha divertito anche lei, che però si è fatta influenzare dai soliti sepolcri imbiancati, i moralisti da strapazzo, e ha cambiato idea». Non crede all'imbarazzo, il Cavaliere. Non crede a quel che ha detto la donna, rispondendo alle critiche che le sono state fatte per non aver reagito: «Sfido chiunque su quel palco, con i tre soci alle spalle, a dare un ceffone a Silvio Berlusconi. Io ho gestito la cosa con educazione, ho cercato di sviare la conversazione, ho parlato del mio lavoro».
Niente da fare. Ad Agorà, Giancarlo Galan mostra il telefonino per dire di avere dei messaggi in cui Angela Bruno dice tutt'altro. Il conduttore e direttore di Raitre - Andrea Vianello - cerca invano di spiegargli quanto sia scorretto. E lui: «Mi rendo conto che è una corrispondenza privata, la signora sappia solo che li ho, me li ha dati il destinatario».
Non si può che definirla una minaccia. E non è un bello spettacolo, vista la disparità assoluta delle forze in campo. La dipendente di una società, sola con il suo imbarazzo a difendersi dalle critiche di tutti, da una parte. Un ex presidente del Consiglio e un suo prode ex ministro dei Beni culturali, già presidente della Regione Veneto, dall'altra. Non è un bello spettacolo, peccato che - come a Mira - in molti ridano ancora.