ANOTHER “BRICS” IN THE WALL – OGGI ARRIVA A PECHINO IL PRESIDENTE BRASILIANO LULA, MEMBRO DELL’ALLEANZA ECONOMICA BRICS E GRANDE SOSTENITORE DI XI JINPING. LA VISITA SEGUE QUELLA DI MACRON E SOPRATTUTTO LE ESERCITAZIONI MILITARI CHE HANNO ACCERCHIATO TAIWAN, SU CUI IL PRESIDENTE CINESE NON HA INTENZIONE DI MOLLARE LA PRESA –INTANTO, GLI STATI UNITI REPLICANO CON ALTRE ESERCITAZIONI, NELLE FILIPPINE…
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1. PORTAEREI PER L'ASSEDIO A TAIWAN LA CINA ALZA IL TIRO E ASPETTA LULA
Estratto da “La Stampa”
[…] Si sono concluse nei tempi previsti le esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan, lanciate in risposta all'incontro fra la presidente taiwanese Tsai Ing-wen e lo speaker del Congresso americano Kevin McCarthy.
[…] Le manovre vengono descritte come «meno estese» rispetto a quelle dello scorso agosto, dopo la visita a Taipei di Nancy Pelosi. Ma sono stati osservati sviluppi a livello «qualitativo». Vero che sono stati avvistati meno aerei oltre la «linea mediana», ma per la prima volta si sono palesati dei caccia J-15, sviluppati per essere utilizzati su portaerei.
[…] A Taipei, però, nessun segnale di panico. Anzi, durante i tre giorni di esercitazioni ha regnato una certa assuefazione. D'altronde, l'impatto sulla vita delle persone comuni è stato del tutto assente. A differenza dello scorso agosto, nessun volo di linea è stato cancellato e le navigazioni commerciali sono andate avanti regolarmente.
A fare la differenza nella percezione dell'opinione pubblica è stato il mancato lancio di missili, che lo scorso agosto aveva invece fatto molto discutere anche e soprattutto per il mancato allarme del governo taiwanese. […]
Il completo presidio della costa orientale è ritenuto strategico dalla Cina, visto che gli eventuali aiuti di Stati Uniti e Giappone a Taipei potrebbero arrivare solo da lì. La crescita della flotta di portaerei favorirà in un futuro non ancora immediato la realizzazione di un ipotetico blocco totale.
Il tentativo è sempre più quello di convincere il mondo esterno che il dossier taiwanese sia una questione interna. «L'indipendenza e la pace» nello Stretto sono «incompatibili», ha avvisato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. […] Il governo di Taipei ha condannato le manovre, dichiarando che continuerà a mantenere la comunicazione con gli Stati Uniti.
A proposito di Washington, ieri il cacciatorpediniere con missili guidati Uss Milius ha attraversato acque rivendicate da Pechino nel mar Cinese meridionale (lontano da Taiwan) in un'operazione di «libertà di navigazione». La Cina ha parlato di «intrusione illegale».
Chiudendo i test, Xi Jinping torna invece a occuparsi di diplomazia. Oggi arriva a Pechino Luiz Inácio Lula da Silva, che ha lodato lo sforzo diplomatico cinese sulla guerra in Ucraina. Il presidente brasiliano sembra voler proporre una soluzione «mediana» tra il cessate il fuoco alla cinese e il ritiro russo chiesto dall'Occidente. Lula ha suggerito a Volodymyr Zelensky di cedere ufficialmente la Crimea: «Non può volere tutto, bisogna trovare una soluzione».
2. MANOVRE CINESI A TAIWAN, ESERCITAZIONI USA NELLE FILIPPINE: ECCO CHE COSA STA SUCCEDENDO NEL PACIFICO E PERCHÉ SALE LA TENSIONE
Estratto dell'articolo di Lorenzo Lamperti per www.lastampa.it
[…] Oggi prendono […] il via le Balikatan, le esercitazioni congiunte tra Usa e Filippine. Sono le più vaste di sempre tra i due paesi, con la partecipazione fino al 28 aprile di 17.600 partecipanti di cui circa 12 mila militari americani. L'operazione Balikatan vedrà anche le forze armate eseguire un'esercitazione per far esplodere una finta nave da guerra nel mar Cinese meridionale: una mossa che potrebbe suscitare l'ira della Cina.
A febbraio, Washington ha concluso un nuovo accordo di difesa con Manila che prevede l'installazione di quattro nuove basi navali su isole filippine vicine ad acque contese. Tre di queste basi si trovano a nord dell'isola di Luzon, la terraferma più vicina a Taiwan oltre alla Cina. Nei giorni scorsi, il presidente filippino Ferdinand Marcos Junior si è comunque affrettato a chiarire che quelle basi non saranno utilizzate per ragione offensive, ma solo difensive. Le vie d'acqua intorno alle Filippine e nel mar Cinese meridionale contengono alcune delle rotte commerciali più preziose al mondo.
I movimenti contrapposti sembrano destinati a proseguire, mandando segnali ai rivali sulla prontezza e ampiezza delle risorse militari. Non sono ancora prove di guerra, ma ognuno cerca di conquistare una posizione migliore e di disincentivare azioni avversarie. Nell'attesa di un'auspicata ma complicata ripartenza del dialogo tra Stati Uniti e Cina.