APPENDINO, NO PARTY - DAL DISASTRO DI PIAZZA SAN CARLO ALLA STRETTA SULLE BIRRE: IL FEELING PERDUTO DELLA SINDACA CON TORINO - NELLA GIUNTA UN ASSESSORE TECNICO È STATO SOSTITUITO COL CAPOGRUPPO DEL M5S: UNA MOSSA LETTA COME UN COMMISSARIAMENTO DA PARTE DEL MOVIMENTO NEI CONFRONTI DELLA APPENDINO, CONSIDERATA TROPPO AUTONOMA….

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Paolo Griseri per La Repubblica

APPENDINO PAOLO GIORDANA

 

L' algoritmo che dodici mesi fa l' aveva fatta vincere, ha cominciato a lavorare contro la sindaca di Torino. Le alleanze trasversali su cui si è retto il suo successo politico, le si stanno ritorcendo contro. La svolta legge e ordine del movimento di Grillo l' ha messa ancor più in difficoltà. In poco meno di due mesi Santa Chiara è passata dall' ovazione pubblica allo scherno sui social.

 

È diventata l' erede di Andrew Volstead, il senatore del Minnesota che promosse la legge contro la vendita di alcoolici. Bersaglio di quei centri sociali torinesi che avevano fatto campagna elettorale per lei contro Piero Fassino.

"Appendino, no party", "apericelere", "aperitivo con manganellata, 7 euro". I social torinesi pullulano di ironie sanguinose.

 

Ma c' è poco da scherzare. La rivolta della movida, martedì sera, a pochi passi dalla sede di uno dei centri sociali più noti della città, è solo l' ultimo episodio che segnala lo scollamento tra la sindaca e una parte importante della sua base elettorale. Appendino in versione legge e ordine, quella che i 5Stelle hanno sposato a livello nazionale dopo la batosta del primo turno delle elezioni amministrative, non piace a quella parte della sinistra radicale torinese che l' aveva sostenuta.

CHIARA APPENDINO JUVENTUS

 

Ma non le evita gli attacchi della destra: «Non si possono più accettare le ambiguità e gli ammiccamenti di questa giunta con chi attacca la polizia nelle strade», dicono gli esponenti locali di Forza Italia. Fratelli d' Italia e Lega sono anche più duri e appoggiano le rivolte degli abitanti della periferia contro i campi rom. Sui social è partita due giorni fa una specie di caccia al nomade dopo l' incidente stradale in cui una rom ha investito e ucciso un residente. Situazione che rischia di andare fuori controllo. Anche peché l' investitrice è fuggita dal carcere dove era detenuta e ora c' è da sperare per lei che la ritrovi la polizia.

 

chiara appendino

Nel centro e nei quartieri della movida invece scoppia la rivolta della birra. Tutto nasce dalla sciagurata notte di piazza San Carlo, con il bilancio di un morto e 1.526 feriti: la folla incontrollata che fugge da un attentato inesistente e si calpesta. Una donna muore schiacciata, molti altri si feriscono con i cocci delle bottiglie di birra. Per sanare quella ferita, mentre ancora Comune, Questura e Prefettura si rimpallano le responsabilità, nasce l' ordinanza contro la vendita di bottiglie nei quartieri della movida dopo le otto di sera.

 

Appendino parla di «un nuovo inizio» ma non può certo prevedere che questo finirà per peggiorare la situazione. Perché nel frattempo i movimenti della sinistra che l' avevano appoggiata, riuniti nel gruppo "Assemblea 21" le contestano «il mancato rispetto di punti importanti del programma elettorale » a partire dal no alla costruzione di nuovi centri commerciali. E anche centri sociali come Askatasuna, che avevano appoggiato i 5Stelle in cambio dell' alleanza in val di Susa contro la Tav, annunciano che la luna di miele è finita.

 

ANGELO SANNA

Sui muri della città si vedono manifesti in cui la sindaca compare di fianco a Sergio Marchionne individuato come simbolo di quel "sistema Torino" che in campagna elettorale lei aveva promesso di abbattere.

L' ordinanza contro la vendita delle bottiglie finisce per fare da detonatore a queste tensioni.

 

Dieci giorni fa, in piazza Santa Giulia, teatro delle cariche di martedì sera, due pattuglie della polizia che controllavano i locali erano state circondate dagli avventori. Altri episodi di ostilità si sono ripetuti nei giorni scorsi.

L' altro ieri la Questura ha deciso di tornare nella piazza in forze.

Ma caschi azzurri e scudi di plastica per controllare la vendita di alcoolici hanno finito per far salire la tensione.

 

«Non possiamo permettere che Chiara rimanga presa in mezzo nello scontro tra la Questura e i centri sociali», dicevano ieri sera i grillini torinesi. Ma il rischio è forte. Perché una sindaca non può che condannare, come ha fatto più volte «ogni aggressione alle forze dell' ordine che fanno rispettare le leggi».

APPENDINO A CARDIFF DURANTE JUVE REAL

 

Ma il suo gruppo consiliare, negli stessi minuti, porta il questore Angelo Sanna (arrivato a Torino da soli cinquanta giorni) sul banco degli imputati e chiede «una profonda riflessione sulla gestione dell' ordine pubblico nella città di Torino ». Riflessione che forse, alla luce di quanto è accaduto nelle ultime settimane, andrebbe comunque fatta. Ma che certo diventa difficile oggi: è praticamente impossibile che un gruppo consiliare grillino (di cui fanno parte alcuni esponenti dei centri sociali), possa chiedere e soprattutto ottenere la testa di un questore.

 

Anche perché da Roma si teme che la fine della tregua tra i centri sociali e la giunta grillina possa far nascere un incidente in grado di far salire ancor di più la tensione. A fine settembre infatti si terrà a Torino il G7 dell' industria e del lavoro, palestra ideale, in un clima difficile, per nuovi scontri di piazza. Tra la rivolta delle periferie strumentalizzata dalle destre e il nuovo conflitto tra centri sociali e Questura, l' estate appena cominciata potrà essere molto difficile per Chiara Appendino. I nodi e le ambiguità del Movimento di Grillo la stanno schiacciando. E la stessa alleanza istituzionale con il presidente della Regione del Pd sembra entrata in stand by.

CHIARA APPENDINO

 

Da giorni Sergio Chiamparino preferisce non intervenire. Anche perché dopo la notte di piazza San Carlo nella giunta Appendino un assessore tecnico è stato sostituito con il capogruppo del M5S. Una mossa che è stata letta come un commissariamento da parte del Movimento nei confronti della prima cittadina, considerata evidentemente troppo autonoma. La freddezza di Chiamparino nasce anche dall' impossibilità per il governatore del Pd di collaborare con una sindaca commissariata da Grillo dopo la notte di piazza San Carlo. Anche per questo Chiara Appendino, fino a ieri considerata la grillina dal volto umano, si trova oggi più isolata.

 

2. L’ORDINANZA SOTTO ACCUSA E GLI ERRORI DEI POLIZIOTTI

 

Marco Imarisio per il Corriere della Sera

 

La foto di gruppo scattata nel nome della concordia istituzionale è subito ingiallita. Era il mattino dopo la tragedia di piazza San Carlo. Le tre massime autorità cittadine insieme, nel momento più difficile, 1.527 feriti, una strage sfiorata, la povera Erika Pioletti in un coma che si rivelerà irreversibile.

 

Peccato che da quel momento il prefetto Renato Saccone, dopo essersi fatto i complimenti da solo, elogiandosi per il successo dei controlli antiterrorismo, sia sparito.

chiara Appendino

Mentre il questore Angelo Sanna e la sindaca Chiara Appendino abbiano cominciato a rimpallarsi per interposta persona le accuse. Fino alla pericolosa serata di lunedì, quando gli agenti del Reparto mobile hanno fatto irruzione in piazza Santa Giulia, uno dei luoghi torinesi dell' aperitivo, per intimare il rispetto dell' ordinanza che vieta la vendita degli alcoolici da asporto dalle 20 alle 6 del mattino.

 

Un provvedimento varato sull' onda emotiva di piazza San Carlo e accolto con perplessità in questura per via del draconiano orario di inizio del coprifuoco etilico, che secondo molti poliziotti rende quasi impossibili i controlli, aumentando a dismisura i luoghi da sorvegliare. I Cinque Stelle hanno attaccato a testa bassa il questore, i sindacati di Polizia hanno denunciato «il deficit di consapevolezza degli amministratori locali il cui obiettivo prioritario è quello di non perdere consensi». Concordia istituzionale, chi era costei.

 

Le immagini di lunedì sera parlano chiaro. La scelta di mandare poliziotti in tenuta antisommossa laddove non ce n' era bisogno, per altro a pochi metri di distanza dal centro sociale protagonista in questi anni delle lotte No Tav, e di fargli tenere un comportamento aggressivo, non spetta alla sindaca.

RAGGI E APPENDINO SU FACEBOOK

 

L' ordine pubblico viene gestito, o almeno dovrebbe, dalla questura e dalla prefettura.

La goffa incursione di piazza Santa Giulia è un altro frutto avvelenato dei fatti di piazza San Carlo. Anche l' ordinanza in questione viene percepita dagli stessi torinesi come un riflesso pavloviano di quel dramma più che un tentativo di regolare la movida.

 

Chiara Appendino ha commesso almeno un errore politico. In difficoltà dopo piazza San Carlo, ha riequilibrato il peso della sua giunta, cedendo alle pressioni del Movimento Cinque Stelle che contestava la gestione dirigista di Paolo Giordana, l' onnipotente capo di gabinetto, unica architrave possibile del primo anno di governo della cosiddetta supersindaca. A detta dei suoi detrattori, quella concentrazione di potere relegava assessori e gruppo consiliare al ruolo delle belle statuine.

 

Il cambio di rotta è avvenuto in sordina. Che sia Rasputin o Richelieu, Giordana conosce però la macchina amministrativa, ha una competenza che è merce rara in una compagine di neofiti. Non è un dettaglio da poco, in una giunta dove la delicata delega alla Sicurezza dismessa da Appendino, quindi da Giordana, è andata all' assessore allo Sport Roberto Finardi, valido ex atleta, insegnante di educazione fisica.

APPENDINO

Non proprio un tecnico.

 

Lo scorso 3 giugno è avvenuta una tragedia, per la quale è giusto cercare le singole responsabilità. Ma Torino non è diventata all' improvviso una landa desolata dove si combattono bande rivali. Sarebbe il caso di calmarsi. Sarebbe il caso che ognuno facesse la sua parte e tutti ricominciassero a fare il proprio lavoro, per evitare di restituire all' esterno un' altra immagine, si spera falsa. Quella di una città senza guida.

APPENDINO
RAGGI E APPENDINO IN CAMPIDOGLIO