ARMANI E LA MELONI PALLUTA – L’UNICO CHE NON HA FATTO UN PLISSÉ PER LE PAROLE SPESE DAL SARTO CESAREO PER LA DUCETTA (“HA DUE ‘ELEMENTI IMPORTANTI’ IN CORPO ABBASTANZA ROBUSTI, NON CE LI HA MA È COME SE LI AVESSE”) E’ QUIRINO CONTI: ‘’CHE ARMANI SIA DI DESTRA LO SAPEVANO ANCHE I PICCIONI DI PIAZZA DUOMO MA CHE ADDIRITTURA SI SIA INNAMORATO STILISTICAMENTE DEGLI “ATTRIBUTI” DELLA MELONI QUESTA È DAVVERO UNA RINCUORANTE NOVITÀ PER IL PAESE - NATURALMENTE NESSUNO DEL SERVIZIO LITURGICO CHE LO ACCOMPAGNA GLI HA MAI SPIEGATO CHE QUEL CERTO COMPLIMENTO DA CAFFÈ-PIZZERIA LOMBARDO, NON È PROPRIO IL PIÙ ELEGANTE E COOL...”
-
Cosa ha detto Giorgio Armani su Giorgia Meloni
Rispondendo a un giornalista straniero, che gli ha chiesto cosa ne pensasse del “governo di estrema destra” guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Giorgio Armani ha risposto:
“Ha due ‘elementi importanti’ in corpo abbastanza robusti, non ce li ha ma è come se li avesse. Sulla politica e le strategie che mette in atto non sono così competente, mi secca a volte vederla così piccolina e minuta in Europa in mezzo a tanti statuari ed eleganti signori, lei lì con la sua giacchettina… ma ha un bellissimo viso“.
Quirino Conti per Dagospia
Bello, lo è stato sempre. Diversamente bellissimo.
Bravo, neppure a parlarne: un genio.
Ricco, di conseguenza, subito e senza paragoni.
Con un solo problema. Se non per bocca della Adriana Mulassano degli esordi, quando apriva bocca di suo, poteva elucubrare qualsiasi singolarità (a dir poco!).
E così Giorgio Armani, ancora al vertice del suo potere contrattuale, strappa al Corriere della Sera un ennesimo articolo più realista del re. Che se ci avesse pensato un secondo si sarebbe ben guardato dall’auspicare per i suoi sviluppi glamour!
Naturalmente nessuno del servizio liturgico che lo accompagna gli ha mai spiegato che quel certo complimento da caffè-pizzeria lombardo, salvo quando dedicato alla buonanima di Golda Meir, non è proprio il più elegante e cool.
Ma lui è così. Dando forza con il suo stile ad una femminilità meno melensa, scelta quasi sempre la strada del ragionevole-decadente, quando si trova davanti l’intervistatore dal sorriso servile non resiste e la spara subito grossa.
Che sia di destra lo sapevano anche i piccioni di Piazza Duomo ma che addirittura si sia innamorato stilisticamente degli “attributi” della Presidente Meloni questa è davvero una rincuorante novità per il Paese.
Che poi la politica possa ridursi a misure e ad altezze, dopo Fanfani che ne studiò il carattere tra “brevilinei” e “longilinei”, è un acume culturale che ancora non gli si attribuiva.
Bene a sapersi!
Da oggi in poi potremo anche ipotizzare un prossimo Ministero della Urologia e delle Stature.
A protezione della democrazia e delle scorribande poliziesche.