ARRIVA UN NUOVO FRONTE DELLO SCONTRO TRA GOVERNO E MAGISTRATI: LA PRESCRIZIONE – IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA BY NORDIO HA INSERITO TRA LE PRIORITÀ DELL’AUTUNNO IL SUPERAMENTO DELLA “SPAZZACORROTTI” DI BONAFEDE. LE TOGHE GIÀ PROMETTONO BATTAGLIA, E INTANTO IL GOVERNO ASPETTA ANCORA IL VIA LIBERA DI MATTARELLA AL DDL CHE CONTIENE L’ABOLIZIONE DEL REATO DI ABUSO D’UFFICIO. GIORGIA MELONI HA AVVERTITO IL GUARDASIGILLI, MA QUELLO FA FINTA DI NIENTE…
-
Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”
La riforma della Giustizia procede a strappi secchi, poi si ferma e riparte. Mentre al Senato tutto è pronto per cominciare l'iter della contestatissima abolizione dell'abuso d'ufficio, in via Arenula si pensa alle prossime tappe. In una riunione al ministero della Giustizia della settimana scorsa sono state fissate le priorità per l'autunno.
Una delle prime sarà la riforma della prescrizione, un ddl con l'obiettivo di superare del tutto la legge che porta la firma dell'allora Guardasigilli Alfonso Bonafede, la cosiddetta «spazzacorrotti», che bloccava la prescrizione dopo il processo di primo grado. La legge […] era poi stata modificata dalla riforma Cartabia.
L'intento del centrodestra è quindi tornare al testo di Andrea Orlando, che prevede una sospensione di 18 mesi in appello e 18 in Cassazione per chi ha perso il processo in primo grado. I partiti di maggioranza concordano su questo punto, Carlo Nordio ha dato il suo via libera. Ma non i magistrati, che in commissione Giustizia hanno sparato a zero contro le tre proposte di legge che, con qualche differenza, vanno in questo senso, presentate da Pietro Pittalis di Forza Italia, Ciro Maschio di FdI ed Enrico Costa di Azione.
Altre critiche durissime sono arrivate dal M5S, in particolare dal deputato ed ex procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, che aveva accusato la destra di «voler far naufragare i processi». Mentre il Partito democratico è più prudente, anche per non sconfessare la riforma del «suo» ministro Orlando.
Il governo pensa di poter portare il provvedimento in aula già a settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari. Il viceministro Francesco Paolo Sisto, Forza Italia, nei giorni scorsi, in un'intervista all'Huffington Post aveva evocato «eventuali proposte ministeriali e governative che potranno essere inserite nell'ambito dei lavori parlamentari».
Costa, ex ministro degli Affari regionali, oggi deputato di Azione e coordinatore dell'intergruppo dei «garantisti», spiega le tappe: «La prossima settimana approveremo il testo base, poi verrà assegnato un termine per gli emendamenti. C'è un'ampia maggioranza favorevole al ripristino della prescrizione sostanziale». Costa, con un emendamento alla manovra di bilancio, aveva già gettato le basi per questo intervento.
[…] Intanto al Senato dovrebbe partire a giorni l'iter del decreto legge che il Consiglio dei ministri ha varato ormai più di un mese fa. A palazzo Madama si attende la firma del Presidente della Repubblica che, come spiegato ieri su La Stampa, tarda ad arrivare perché Sergio Mattarella ha voluto prendersi del tempo per studiare il provvedimento, sul quale restano dei dubbi, in particolare nella parte che prevede l'abolizione totale del reato di abuso d'ufficio e delle possibili contraddizioni che si potrebbero verificare con le norme europee.
Nordio però ha intenzione di andare avanti, ieri alla Camera […] ha evitato di rilasciare dichiarazioni, ma ai parlamentari della maggioranza sono arrivati dei segnali chiari: le obiezioni del Colle verranno di fatto ignorate.
Anche se un ministro confida nel fatto che «Giorgia abbia spiegato a Nordio come stanno le cose». Nel frattempo, il ministro della Giustizia ha deciso di non inviare gli ispettori ai pm di Firenze che indagano sulle stragi mafiose del 1993. […]