L'AUSTRIA AVVISA ROMA: ACCETTERA' SOLO 80 DOMANDE DI ASILO AL GIORNO, GLI ALTRI VE LI TENETE - E VIENNA MANDA IN TILT IL NORD-EST: TUTTI I DISPERATI CHE NON ENTRANO IN AUSTRIA TORNANO A TARVISIO, DOVE I FONDI PER L'ACCOGLIENZA SCARSEGGIANO


1 - MIGRANTI: AUSTRIA FISSA QUOTA, 80 DOMANDE ASILO A GIORNO

Da www.ansa.it

 

L'Austria ha fissato l'annunciata quota giornaliera per i profughi e non accetterà più di 80 domande d'asilo al giorno. Lo ha comunicato il ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner, come riporta l'agenzia austriaca Apa. Inoltre verranno fatte transitare non più di 3.200 persone al giorno "che vogliono trovare tutela internazionale in uno Stato confinante", ha aggiunto il ministro.

Soldati austriaci al confine

 

Questo doppio tetto avrà validità "fino a nuovo ordine" e suddiviso a ore nel corso della giornata. Nel caso uno dei due limiti venisse superato, prosegue l'Apa, gli ingressi verranno temporaneamente sospesi. Per Mikl-Leitner "è importante che ciascun Paese sulla rotta balcanica agisca in maniera restrittiva alle frontiere"

 

Italia solleverà tema Dublino a summit Ue . Gentiloni, Dublino inapplicabile, lavoriamo a modifica. "Le regole europee sull'accoglienza dei migranti non sono applicate né applicabili. Non c'è nulla che faccia più male all'Europa di far finta di applicare regole inapplicabili. Lavoreremo per modificare regole superate, perché un paese di primo arrivo non è in grado di risolvere da solo" la gestione dei flussi migratori. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenendo al convegno 'La sfida delle migrazioni' alla Pontificia Università Gregoriana.

 

2 - AUSTRIA RIPRISTINA I CONTROLLI

Lodovica Bulian per “il Giornale”

 

i migranti al confine italia austria

«Il ripristino dei controlli a Tarvisio? L' Austria lo farà soltanto in una direzione... E allora qui sarà il caos». La voce fuori campo di un agente della polizia di frontiera che vigila su questo sconosciuto lembo montano divenuto tristemente celebre in queste ore per l' annunciata sospensione di Schengen da parte dell' Austria, racconta un' altra paura. Non solo quella che il Nord Est finisca per fare da imbuto per chi sbarca in Sicilia e tenta di risalire verso il Nord Europa.

 

O che lo stop alla libera circolazione trascini con sé in code chilometriche anche il traffico di merci e l' indotto dell' economia transfrontaliera.

Ma anche che si trasformi nella foce incontrollata del fiume dei respinti, i richiedenti asilo che si vedono sbarrare l' accesso da Germania e Austria, e che ridiscendono verso i confini italiani.

 

migranti attraversano il confine tra austria e germania

Un fenomeno già noto al Friuli Venezia Giulia, anzi, ormai un marchio di questo valico attraversato in treno, sulla linea che va da Villacco a Tarvisio, da piccoli gruppi di afghani, pakistani, ma anche nigeriani, algerini e tunisini. «Da gennaio ne sono arrivati 823» spiega il segretario regionale del sindacato autonomo di polizia, Olivo Comelli, ma il bilancio non conta chi è riuscito ad aggirare la vigilanza delle pattuglie miste italo-austriache che sulla ferrovia internazionale operano tre volte alla settimana per contrastare l' immigrazione illegale. «Il problema - precisa - è che questo è un passaggio utilizzato dai migranti per entrare in Italia e non viceversa, diversamente dal Brennero.

 

i migranti al confine italia austria 3

 Se l' Austria dovesse ripristinare le frontiere, lo farà solo per gli ingressi verso Vienna, che sono quasi nulli, mentre noi ci ritroviamo ogni giorno a rintracciare dai trenta ai quaranta profughi in arrivo.

Riusciamo a respingere chi risulta positivo all' Eurodac (la banca dati che registra i passaggi dei richiedenti asilo negli altri Paesi Ue, ndr), ma si tratta della minoranza». A gennaio attraverso il varco ne sono transitati 481: «Ne abbiamo respinti in Austria 233, solo a febbraio ne sono arrivati 342, e abbiamo potuto effettuare appena 48 respingimenti. Questa è Tarvisio».

 

i migranti al confine italia austria

Il sindaco, Renato Carlantoni, allarga le braccia. Teme per la «mutazione» della vocazione turistica della località esposta ai flussi e agli effetti delle politiche a muri alterni degli Stati Ue. Preoccupazione che serpeggia ormai anche tra gli albergatori, mentre l' amministrazione è schiacciata sotto il fardello contabile di un milione di euro di spese sostenute nel 2015 per l' accoglienza di un migliaio di minori non accompagnati. «Soldi che rimborsati dalla Regione, che però è in ritardo e noi siamo fuori bilancio di 800 milioni. Per un comune da 5mila abitanti è una cifra insostenibile».

 

presidio contro il respingimento dei migranti

Se le casse languono, la vera sfida per la minuta economia di montagna si gioca in una busta arrivata sulla scrivania del primo cittadino con la firma di un imprenditore russo. Interessato a rilevare l' ex caserma nel centro del paese, proprio ai piedi delle piste da sci, per farne un resort di lusso da cento di posti di lavoro. Un investimento «da 50 milioni, ma manca ancora l' ok alla sdemanializzazione - dice il sindaco -. Non voglio pensare che si perda una tale opportunità per farne un hotspot». Un' ipotesi per ora scacciata con forza dalla Regione.

presidio contro il respingimento dei migranti 3

 

Intanto per scongiurare l' effetto tappo dei Balcani e finire in «un vicolo cieco in cui i migranti potrebbero trattenersi per lunghi periodi», la Slovenia fa sapere che non esiterà a impiegare l' esercito, con competenze uguali a quelle delle forze dell' ordine di polizia regolari.