AVETE CREATO UN CLIMA INFAME – LA SCENA MEMORABILE IN CUI GRETA AL SUMMIT DELL’ONU SUL CLIMA FULMINA TRUMP CON UN’OCCHIATACCIA (VIDEO) – IL PRESIDENTE USA ARRIVA IN RITARDO, SI PERDE LA GIACULATORIA DI GRETA, SI SIEDE PER DIECI MINUTI CON LE LABBRA APPUNTITE DALLO SCETTICISMO POI SI ALZA E SE NE VA – DI MAIO SBANDIERA L'AMBIENTALISMO DEI 5 STELLE, CONTE E LA SVOLTA ECO-FRIENDLY DELL'ITALIA
-Climate activist @GretaThunberg watches Trump arrive at the #UNGA before the president shrugs off the latest impeachment threats pic.twitter.com/6Y3Dl2UNO0
— Reuters Top News (@Reuters) 24 settembre 2019
Anna Guaita e Flavio Pompetti per “il Messaggero”
«Come osate? State riponendo le vostre speranze per il futuro su noi giovani, mentre avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con parole vuote. Interi ecosistemi sono sull'orlo del collasso, e tutto quello di cui riuscite a parlare sono i soldi, e la favola di una crescita economica eterna».
Gli occhi di Greta Thunberg sono umidi di lacrime mentre pronuncia il suo discorso al Summit per l'Azione Climatica che apre i lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu. Le labbra contratte a contenere un'emozione troppo grande per i suoi sedici anni; forse per la rabbia di dovere essere cresciuta così in fretta in un solo anno dallo sciopero di protesta che l'ha proiettata sul palcoscenico mondiale.
DAL PAPA A BLOOMBERG
Il suo appello è di soli tre minuti, così come lo sono quelli di Papa Francesco: «Questa è la sfida principale del nostro secolo», e dell'ex sindaco di New York Michael Bloomberg, il quale promette una cordata di municipalità e di aziende private pronte a prendere in mano l'iniziativa assente a livello politico. Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha imposto limiti vincolanti agli oratori: «Salite sul palco solo se avete proposte concrete da aggiungere al piatto della lotta contro i cambiamenti climatici. La mia generazione ha fallito, ma io ho l'obbligo di assicurare un futuro alla mia nipotina».
Sessantasei paesi si sono allineati alla richiesta del segretario dell'Onu di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030, e di azzerarle per metà secolo. Dietro di loro ci sono 10 regioni, 102 città, 93 aziende, e le 130 banche con un portfolio di 47.000 miliardi che domenica hanno promesso di allineare le strategie finanziarie con quelle della sostenibilità ecologica. L'obiettivo diventa sempre più severo con il passare del tempo, ma è ancora raggiungibile.
A sorpresa spunta anche Donald Trump nella sala: è in ritardo, e Greta ha già parlato. Siede per dieci minuti con le labbra appuntite dallo scetticismo, poi si alza e va a presenziare una discussione sulla repressione religiosa nel mondo. Per noi italiani, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio hanno portato una forte testimonianza ambientalista, l'impegno verso la svolta verde e il desiderio di ricoprire un ruolo da protagonista nella marcia verso il salvataggio del nostro pianeta.
Nell'incontrare i giornalisti prima dell'apertura del Summit per l'Azione Climatica, Di Maio anzi si è detto particolarmente felice, in quanto esponente del movimento Cinque Stelle, «da sempre ambientalista»: «Solo cinque o sei anni fa sarebbe stato impensabile che l'Assemblea generale volesse approfondire il tema dell'ambiente constata -. Ma adesso c'è una sensibilità mondiale che può segnare il punto di svolta». Dal canto suo il premier Conte ha ricordato come l'Italia stia seguendo la strada delle energie rinnovabili da tempo: «Un merito che spetta al Paese chiarisce -, a un sistema che da anni lavora in questa direzione». E tuttavia spezza una lancia perché si capiscano anche i Paesi che hanno paura di «scalette drastiche», con «tempi ristretti», che «fanno temere chiusure di aziende e licenziamenti». Conte ammette di capirli, ma assicura di non arrendersi e a costoro cerca di far capire che il «riorientamento dei sistemi produttivi non è penalizzante, ma porta dei vantaggi».