AVVERTITE IL PD: UN EVENTUALE “PARTITO DI RENZI” È QUOTATO TRA L'8 E IL 10 PER CENTO NEI SONDAGGI - LA STRATEGIA A DUE PUNTE DEL “GIGLIO MAGICO”: DA UN LATO AIUTARE MINNITI CON UNA RETE DI SINDACI, DALL'ALTRO, ATTRAVERSO I COMITATI CIVICI DIVENTARE IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CREARE UN NUOVO CONTENITORE POLITICO - VELTRONI SI SCHIERA CON MINNITI?
-Marco Antonellis per Dagospia
Che fine ha fatto Matteo Renzi? O meglio, che cosa vuole fare da grande? Di sicuro, per ora, se ne sta alla larga dal Congresso Pd anche per onorare la parola data a Marco Minniti la scorsa settimana a Firenze a margine della presentazione del libro dell'ex Ministro dell'Interno: "Non mi farò vedere troppo in giro per non bruciarti la candidatura".
Ed è stato di parola (anche perchè diversamente Minniti aveva lasciato intendere che non sarebbe sceso in campo) tanto che poi non si è fatto vedere nemmeno il giorno dopo in Assemblea nazionale all'Ergife. Ma chi conosce bene il toscano sa che si tratta solo del "classico gioco delle parti": "Matteo non ha affatto mollato Minniti, anzi, punta forte su di lui. Sa benissimo, però, che almeno in questa prima fase per non danneggiarlo dovrà apparire il più distaccato possibile".
Questa era la condizione inderogabile posta dall'ex Ministro dell'Interno che Matteo Renzi non ha potuto fare a meno di rispettare pena la rinuncia alla candidatura da parte dell'ex dalemiano. "Renzi d'ora in poi muoverà le sue pedine dietro le quinte. Se avesse elogiato Minniti lo avrebbe bruciato. Per cui non ci saranno endorsement. Ma ciò non vuol dire che non farà il tifo per lui e che non gli metterà a disposizione l'apparato di partito" spiegano dall'entourage del capo del Giglio magico.
Da chi, invece, si spera possa arrivare l'endorsement è Valter Veltroni. Il fondatore del Pd non ha ancora deciso per chi schierarsi ma sono in molti dalle parti del Nazareno a sperare che alla fine possa scegliere Marco Minniti con il quale ha appena presentato il libro riempendolo di elogi: "Marco ha una grandissima competenza". Ed il fatto poi che non abbia ancora scelto Nicola Zingaretti (come hanno già fatto Gentiloni e Franceschini) la dice lunga, spiegano uomini del nascituro entourage dell'ex Ministro dell'Interno.
Nel frattempo, sulla scrivania degli uomini del Giglio magico arrivano dossier come se piovesse. Tra i più interessanti quelli riguardanti le stime della "Cosa" renziana, il Partito di Renzi: autorevolissimi sondaggisti pensano possa arrivare addirittura tra l'8 e il 10%. Insomma, per ora Matteo Renzi aiuterà Minniti con la rete dei sindaci appositamente creata. Poi, con i comitati civici lanciati alla Leopolda ci sarà spazio anche per altro. Magari per un nuovo contenitore politico che possa ospitare anche i delusi di Forza Italia.