B-ELLY CIAO – ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE CANTANO “BELLA CIAO” SUL PALCO DELL’EVENTO DI PRESENTAZIONE DEL PRIDE DI NAPOLI – LA SEGRETARIA MULTIGENDER DEL PD E “GIUSEPPI” VANNO D’AMORE E D’ACCORDO PARLANDO DI IDENTITÀ DI GENERE, ABORTO E DIRITTI CIVILI, INSIEME AL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, E I RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI LGBTQ+ - MA PEPPINIELLO APPULO SCHIVA GLI ASSIST DI SCHLEIN SULLA POSSIBILITÀ DI UN CAMPO LARGO M5S-PD… - VIDEO
-1 - SCHLEIN E CONTE A NAPOLI CANTANO 'BELLA CIAO'
(ANSA) - Con il canto partigiano 'Bella Ciao' si è concluso il dibattito sui diritti che si è svolto al Pride Park di Napoli. A cantare sul palco, la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, il presidente del M5s, Giuseppe Conte, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e i rappresentanti delle associazioni della comunità Lgbtq+ napoletana. A conclusione Loredana Rossi, tra gli esponenti delle associazioni, rivolgendosi ai due leader di partito ha detto: "Liberateci presidè e state uniti".
2 - SCHLEIN E CONTE, UN PALCO INSIEME LA LEADER PD: CREIAMO L’ALTERNATIVA
Estratto dell'articolo di Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”
Su identità di genere, aborto e diritti civili parlano decisamente la stessa lingua. Seduti una accanto all’altro sul palco nel cortile dello splendido Palazzo Fuga per la presentazione del Gay Pride di oggi, Elly Schlein e Giuseppe Conte si trovano d’accordo su tutto. Anzi, a ogni giro di interventi, chi parla per secondo deve sforzarsi di trovare parole diverse dall’altro che l’ha preceduto per esprimere però gli stessi concetti.
È la prima volta, dopo le Europee ma soprattutto dopo i ballottaggi delle Amministrative, che la segretaria del Pd e il leader dei 5 Stelle si ritrovano insieme in pubblico, e certo l’occasione è la migliore possibile per sembrare in forte sintonia e magari lasciare intendere che si possa partire dai temi cari alla comunità lgbtq+ per avviare un percorso capace di portare a una intesa politica che possa rappresentare una alternativa progressista all’attuale scenario governativo.
Però quando Elly Schlein offre a Conte l’assist per andare oltre le sensazioni e magari prendere un impegno chiaro ed esplicito, quello non raccoglie. «Per far tornare le persone a votare bisogna convincerle che esiste una alternativa. E questa alternativa può esserci soltanto con un’ampia convergenza» tra dem e cinquestelle, dice Schlein. Ma Conte guarda da un’altra parte, lascia scivolare la palla oltre il fondo e riprende il gioco ricominciando a parlare del diritto di ciascuno a costruirsi la famiglia che vuole, di sessualità libera da condizionamenti e di tutto il resto.
Bisogna chiederglielo direttamente, quando la manifestazione è finita e lui sta andando via, che cosa pensa di quello che ha detto poco prima la numero uno del Pd.
Lo si può chiamare campo largo o in un altro modo, ma il senso non cambia. […] E pure l’interrogativo: uniti si vince? Conte sorride e se ne esce così: «Questo è matematico», però non dice se lui questa unità intende raggiungerla o ha altri progetti per il suo movimento. Preferisce tornare sulle attuali posizioni comuni: «È da tempo che si lavora insieme sul percorso dei diritti civili e del riconoscimento dei diritti fondamentali di ogni essere umano. Noi su questi temi ci siamo da sempre e il confronto con il Pd è avviato da tempo. È ovvio che più matura la consapevolezza tra le forze che adesso sono all’opposizione, più si affina questo dialogo, più si diventa più forti. E si coinvolge sempre di più quella società civile che deve diventare maggioranza decisa a esercitare il proprio diritto democratico di andare a votare».
[…] Insieme, Conte e Schlein, si ritrovano anche nell’accusare Meloni di «aver messo in discussione la libertà di stampa» di fronte all’inchiesta di FanPage sul movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
«Finisce con un gruppetto di femminiell i — che rivendicano con orgoglio l’appellativo ma soprattutto di essere stati gli antesignani del movimento Lgbtq+ — che dal palco intonano Bella Ciao e tutta la platea che canta. […]