BERLUSCA SUGGERISCE, SPINELLI PARLA! - "NESSUNA SOMMA DI DENARO È STATA PAGATA NÉ VI È STATA ALCUNA TRATTATIVA" – ‘’IL MIO RITARDO NEL RIFERIRE COME SI ERANO SVOLTI EFFETTIVAMENTE I FATTI É DOVUTO UNICAMENTE AL FORTE TIMORE DI GRAVI RITORSIONI NEI CONFRONTI DEI MIEI FAMILIARI" – IL VIAGGIO IN SVIZZERA DI UNO DEI SEI RAPITORI ARRESTATO IERI A MILANO: IN CASSETTA SICUREZZA FAC SIMILE DI BANCONOTE…


INGRESSO DI CASA SPINELLI A BRESSO

1 - SEQUESTRO SPINELLI: RAGIONIERE, NESSUN RISCATTO PAGATO...
(ANSA) - "Nessuna somma di denaro è stata pagata né vi è stata alcuna trattativa". Lo afferma il ragioniere Giuseppe Spinelli, in un comunicato. "Leggo con stupore ricostruzioni fantasiose della grave e dolorosa vicenda che è accaduta alla mia famiglia e a me - è scritto in una nota -. Debbo precisare che il mio ritardo nel riferire al Presidente Berlusconi e all'Avvocato Ghedini come si erano svolti effettivamente i fatti é dovuto unicamente al forte timore di gravi ritorsioni nei confronti dei miei familiari". 'La denuncia alla Autorita' Giudiziaria è stata fatta immediatamente dopo - prosegue Spinelli -. Debbo inoltre ribadire che nessuna somma di denaro é stata pagata né vi è stata alcuna trattativa".

CASA SPINELLI A BRESSO

2 - SEQUESTRO SPINELLI: INDAGINI SU 'VIAGGIO' SVIZZERA ARRESTATO
IN CASSETTA SICUREZZA FAC SIMILE BANCONOTE...

(ANSA) - Le indagini sul sequestro lampo di Giuseppe Spinelli il cassiere di Berlusconi, e di sua moglie, puntano anche su un viaggio in Svizzera di uno dei sei rapitori arrestato ieri a Milano. Gli inquirenti vogliono capire se la trasferta oltre confine é legata al presunto trasferimento di denaro in una cassetta di sicurezza Svizzera, che potrebbe essere parte del presunto riscatto pagato.

SPINELLI E BANDA jpeg

Denaro di cui al momento non è stata trovata alcune traccia. Infatti nelle tre cassette di sicurezza aperte ieri dagli investigatori, tra le varie cose sono stati trovati solo fac simili di banconote. Tra il materiale sequestrato dagli uomini della squadra mobile coordinati dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Paolo Storari ci sono alcuni supporti informatici computer documenti. Al momento non è stato trovato alcun dvd o alcune chiavetta usb, quelle che secondo il racconto del ragioniere gli erano state offerte dai rapitori in cambio della richiesta di 35 milioni di euro, perché contenevano documenti che avrebbero potuto ribaltare l'esito della causa Lodo Mondadori, in favore dell'ex premier.