I BERLUSCONI BLINDANO LE CASSE DI FORZA ITALIA – IL PARTITO SOSTITUISCE IL TESORIERE: VIA L'87ENNE ALFREDO MESSINA, UOMO FININVEST PER 30 ANNI E DEPOSITARIO DEL SIMBOLO DEGLI AZZURRI. AL SUO POSTO ARRIVA FABIO ROSCIOLI, AVVOCATO DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI – UN SEGNALE IMPORTANTE: GLI EREDI DEL CAV INTENDONO CONTINUARE A FORAGGIARE FI E A GARANTIRE LA COPERTURA DELLE FIDEIUSSIONI (ALMENO FINO ALLE EUROPEE…) – LA FAIDA TRA I FEDELISSIMI DI MARTA FASCINA E I RONZULLIANI
-Estratto dell'articolo di Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”
L’ennesima lunga giornata di Forza Italia inizia alle 10.30 del mattino quando viene diffuso l’ordine del giorno del comitato di presidenza, fissato per oggi. A sorpresa, fa capolino un secondo punto che riguarda la sostituzione del «commissario dell’amministrazione nazionale».
Tradotto, significa che il partito intende sostituire l’uomo dei conti, il tesoriere, il depositario del simbolo degli azzurri. Ovvero, Alfredo Messina, dirigente Fininvest per 30 anni, figura vicina alla famiglia Berlusconi.
Panico tra le truppe di Camera e Senato. «E ora cosa succederà? Messina si porterà il simbolo con sé?». Qualsiasi decisione sull’utilizzo del simbolo, infatti, passa dal tesoriere. E ancora: chi riveste quella carica è di fatto il rappresentante delle liste ed è colui che deve «firmare» le nomine interne.
[…] da Londra Antonio Tajani prova a tranquillizzare gli animi. «Non c’è nessuna questione politica. Messina ha 87 anni. Direi più che è un ricambio generazionale». Il vicepremier racconta di averne parlato martedì proprio con Messina. Insomma, il caso sembra essere chiuso.
Il nuovo tesoriere, con molta probabilità, sarà Fabio Roscioli, avvocato romano, esperto di bilanci, e vicino alla famiglia Berlusconi. Ed è un segnale, quest’ultimo, perché significa che gli eredi dell’ex premier intendono continuare ad investire su Forza italia e a garantire la copertura delle fideiussioni, come assicurato qualche giorno fa proprio da Tajani.
[…] Oggi il comitato di presidenza, incaricato di fissare entro la fine di luglio il consiglio nazionale, detterà i tempi e i modi del congresso che si dovrebbe celebrare dopo le elezioni europee. Ma prima di ogni cosa si dovrà sciogliere il nodo presidente.
Chi succederà al Cavaliere? Il favorito resta Antonio Tajani. E lo è, come sottolineano tanti, «per curriculum, perché è il cofondatore, perché è oggi la figura più autorevole». Allo stesso tempo, il vicepremier non intende farsi logorare dalle dinamiche interne e dagli scontri sotterranei che serpeggiano in queste ore.
Tajani non ha certo gradito l’ipotesi ventilata da qualche avversario interno sul fatto che debba «pesarsi» come capolista alle Europee, come hanno fatto filtrare gli avversari interni. […]
Come d’altro canto fanno notare i parlamentari più vicini a Marta Fascina. Che si sentono accerchiati per «la campagna stampa contro Marta». Spiega uno di loro: «Sono attacchi che derivano da chi è stato ridimensionato negli ultimi mesi anche in una maniera un po’ subdola, approfittando di una situazione di lutto, per eliminare una fetta ampia di partito, così da proporsi come interlocutori unici all’area Tajani».
Allusione nemmeno tanto velata è alla corrente capeggiata da Licia Ronzulli, che vorrebbe ridimensionare Fascina ma trova una buona fetta del partito strenuamente contraria. […]