BERLUSCONI, COME PERDERE ROMA E FAR FELICE RENZI - ALTRA GAFFE DI BERTO-LESSO: “POTREI COLLABORARE CON LA RAGGI O GIACHETTI” - ESPLODE L’IRA DI FORZA ITALIA - SALVINI: “BERTOLASO PENOSO, E’ PRONTO A VENDERSI”

La candidatura dell’ex capo della Protezione civile sta ormai virando in tragicommedia - Berlusconi: “Non c’è più tempo per colpi di scena” - Enormi difficoltà sulla composizione delle liste: con le percentuali accreditate dai sondaggi, Fi riuscirebbe infatti a guadagnare al massimo un seggio - E la Meloni gode...

Condividi questo articolo


BERTOLASO MARCHINI BERTOLASO MARCHINI

Giovanna Vitale per “la Repubblica - Roma”

 

Bertolaso o Marchini? La telenovela azzurra, che Berlusconi pareva aver chiuso sabato, blindando la candidatura dell’ex protettore civile, non si è solo riaperta: sta ormai virando in tragicommedia.

 

I malumori interni a Forza Italia, ma soprattutto la nuova gaffe di Bertolaso che per tutto il pomeriggio ha tenuto banco a Montecitorio(«Potrei mettere a disposizione la mia professionalità e dare il mio modestissimo contributo anche a Raggi o Giachetti», ha proposto a Corriere live) sembrano aver incrinato le residue convinzioni dell’ex Cavaliere. Riaccendendo la speranza di chi, Taiani in testa, pensa si possa ancora cambiare cavallo e convergere sull’imprenditore civico.

 

BERTOLASO BERLUSCONI BERTOLASO BERLUSCONI

Una questione che Silvio e Guido, convinto però «che il tempo sia scaduto», hanno dibattuto per l’intera notte a palazzo Grazioli. Insieme alle enormi difficoltà incontrate sulla composizione delle liste: con le percentuali accreditate dai sondaggi, Fi riuscirebbe infatti a guadagnare al massimo un seggio.

 

Circostanza che ha scoraggiato numerosi esponenti della società civile, tutti indisponibili a partecipare a una gara a perdere. Tant’è che al momento nella squadra azzurra i nomi sicuri sono solo quelli dei consiglieri uscenti, da Rossin a Gazzellone, con un derby per la testa di lista tra Davide Bordoni (sponsorizzato da Tajani) e Simone Foglio (spinto dai capi del cerchio magico Rossi-Fiori), mentre n.1 potrebbe essere la deputata Anna Grazia Calabria, dopo il netto rifiuto opposto dalla Mussolini.

 

BERTOLASO BERLUSCONI BERTOLASO BERLUSCONI

Ma è l’ipotesi di poter collaborare con gli sfidanti del Pd e del M5s ad aver fatto saltare i nervi ai forzisti. Creando un cortocircuito che neppure la toppa subito appiccicata da Bertolaso per rimediare — «Era una dichiarazione paradossale, non intendo accettare alcun ruolo politico in una giunta di un altro candidato» — è riuscita a disinnescare. Offrendo il fianco all’ennesima aggressione di Salvini:

 

BERLUSCONI BERTOLASO BERLUSCONI BERTOLASO

«Bertolaso è penoso», un uomo «pronto a vendersi al Pd e ai Cinque stelle», ha tagliato corto il leader leghista. «Renzi ha detto che approverà una legge sui diritti tv nel calcio », ha rincarato. «Ci sono centinaia di milioni in ballo che riguardano Mediaset ed è evidente che dietro l’uomo politico Berlusconi c’è anche l’uomo d’azienda e il papà».

 

virginia raggi virginia raggi

Un caos nel quale alla fine s’è inserito pure Storace che, offeso per essere stato snobbato dai suoi competitor interni al centrodestra, ha deciso che sarà pure lui della partita: la prossima settimana presenterà programma e lista, che sarà guidata da Claudio Barbaro «e ci dovrebbe essere anche il campione di apnea Stefano Makula».

GIACHETTI GIACHETTI

 

Chi pare invece avere il vento in poppa è Giorgia Meloni, in procinto di chiudere con i suoi candidati: per FdI correranno gli uscenti Ghera, De Priamo, Mennuni, Guidi. La civica sarà capitanata da Enzo Savarese, quella dei Moderati da Giuseppe Cossiga, figlio dell’ex capo dello Stato. Il n.1 dei Liberali dovrebbe essere Giancarlo Cremonesi. Irene Pivetti sarà infine la portabandiera di Salvini.

BERTOLASO BERLUSCONI MELONI MARCHINI BERTOLASO BERLUSCONI MELONI MARCHINI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...