BERLUSCONI HA CHIESTO NUOVAMENTE UN INCONTRO A SALVINI: VUOLE LA "NON BELLIGERANZA" IN VISTA DELLE EUROPEE E CONCORDARE LE CANDIDATURE PER IL PIEMONTE E LE GRANDI CITTÀ - FORZA ITALIA SOVRANISTA: IL PARTITO DEL CAV VUOLE PRESENTARE UN DISEGNO DI LEGGE PER TUTELARE I POSTI DI LAVORO E LA CREATIVITÀ CINEMATOGRAFICA ITALIANA…

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Marco Antonellis per Dagospia

 

berlusconi salvini

Ormai nella Lega solo a sentirlo nominare viene l'orticaria. Sanno bene qual è la reazione del Capitano. Ma Silvio Berlusconi all'interlocuzione con Matteo Salvini non intende proprio rinunciare convinto com'è che un domani si possa passare dagli accordi di piccolo cabotaggio (quelli locali) a quelli di più ampio respiro nazionale, magari subito dopo le elezioni per il Parlamento di Strasburgo: "Berlusconi su questo è ottimista: spera nell'aiuto dei popolari europei per far "ragionare" Matteo dopo il voto ma soprattutto conta sul fatto che sarà molto complicato per il governo gialloverde mettere in piedi la prossima finanziaria" spiegano da Forza Italia. Soprattutto perché "mancheranno i soldi e dovranno per forza mettere le mani nelle tasche degli italiani".

 

SALVINI BERLUSCONI

Ma la vera notizia è che il Cavaliere ha di nuovo chiesto un incontro al Capitano. Si sarebbe già dovuto tenere oggi, quasi a sorpresa. Ma a quanto apprende Dagospia l'incontro è saltato all'ultimo momento. Chissà, magari è proprio per questo che stamattina al conduttore di Mattino 5 che gli chiedeva di Salvini ha risposto piccato: "Passiamo alla prossima domanda".

 

SALVINI BERLUSCONI

Ad ogni modo i due, insieme all'immancabile Giorgia Meloni potrebbero incontrarsi già il prossimo week end: le questioni sul tappeto sono molte a cominciare dalle elezioni locali per finire con l'atteggiamento da tenere in vista delle europee: "Sarebbe bene che i partiti di centrodestra non si facessero troppo la guerra in campagna elettorale" spiegano fonti del partito azzurro.

 

salvini berlusconi

In particolare c'è da discutere le candidature per le città che andranno al voto il prossimo 26 maggio e la questione piemontese: la Lega farà di tutto per imporre un suo uomo in Regione. Nel frattempo però Forza Italia non se ne sta con le mani in mano ed anzi, si scopre addirittura "sovranista". Il partito di Silvio Berlusconi ha infatti avviato un’interlocuzione con un mondo, quello cinematografico, dal quale fino a poco tempo fa era guardato con somma indifferenza.

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE

L’operazione è condotta dal senatore Andrea Cangini, responsabile Cultura del partito. Negli spazi lasciati vuoti dal governo si inserisce così Forza Italia e, udite udite, lo fa in nome dell’interesse nazionale per tutelare i posti di lavoro e la creatività cinematografica italiana. Insomma, i tempi sono cambiati e Forza Italia presenterà presto un disegno di legge per regolamentare il settore con spirito "assolutamente protezionista", come spiegano ambienti vicini al Cavaliere. Non per niente alti dirigenti della corazzata Netflix si sono subito precipitati da Cangini per saperne di più.