BLACK BLOC DO BRASIL - PRIMA DEI BOTTI DI NEYMAR, LE BOTTE IN PIAZZA: INCIDENTI, FERITI E ARRESTI: MA LA PROTESTA RESTA MINORANZA E FALLISCE IL PIANO DI FAR SALTARE L’INIZIO DEI MONDIALI -


Rocco Cotroneo per ‘Il Corriere della Sera’

 

tifosi brasiliani in festa

La giornata più temuta è cominciata con immagini forti. Il tentativo di un gruppo di manifestanti per occupare il grande viale che porta allo stadio, lo scontro con le forze speciali. Per disperdere il gruppo, la polizia non è andata per il sottile. Il fumo dei lacrimogeni ha presto invaso l’area prossima alla stazione del metro Carrao, mentre le granate stordenti e le pallottole di gomma hanno provocato il panico. 

 

A farne le spese sono state cinque persone, tra le quali due giornaliste che lavorano per la Cnn: colpite da schegge alle braccia sono state portate in ospedale. Nessun problema per loro. La polizia ha poi immobilizzato alcuni manifestanti, ma senza fermarne alcuno.

neymar

L’appello dei gruppi «Não vai ter copa», i Mondiali non ci saranno, sparsi per tutto il Brasile, non ha avuto grande successo. In tutte le manifestazioni, sia pure realizzate in appoggio a categorie di lavoratori e senza tetto, è andato vano il tentativo di coinvolgere la folla. Per convincerla a non andare allo stadio, come a San Paolo, oppure di rinunciare agli incontri nelle piazze e nelle case per vedere la partita di esordio del Brasile. Per la coincidenza con la popolare festa degli innamorati (qui non si festeggia San Valentino), chi proprio non voleva saperne di calcio ha trovato altri modi per commemorare, in una giornata praticamente festiva.

Le proteste sono state comunque parecchie e in grado di provocare disagi. A Rio de Janeiro un gruppo di lavoratori dell’aeroporto ha bloccato la strada all’accesso dello scalo internazionale. Alcuni passeggeri sono riusciti ad arrivare a piedi in tempo, altri hanno perso aerei che li avrebbero portati verso altre città del Paese per assistere alle partite. 

 

brasile croazia 3

Poi, nel centro della città, un gruppo di black blocs alla testa di mille manifestanti ha affrontato la polizia. Anche qui lacrimogeni, qualche lancio di pietre verso i poliziotti e poi la manifestazione è stata dispersa. A Fortaleza la protesta è stata guidata da un gruppo di lavoratori edili, in vertenza salariale. La marcia è partita dal lungomare e ha raggiunto il luogo di ritrovo della Fan Fest. Il loro motto era «la Coppa ci sarà, ma in lotta».

A San Paolo l’obiettivo delle forze dell’ordine era rendere tranquillo l’accesso allo stadio per il pubblico e le autorità. Per questo i confronti si sono svolti a molti chilometri dall’impianto e lo scopo è stato raggiunto. Nel frattempo la più grave minaccia, lo sciopero della metropolitana, era stato disinnescato con un preaccordo sulle richieste di aumento e la rete ha funzionato regolarmente. Lo scorso giugno, in occasione della Confederations Cup, la polizia brasiliana era stata colta di sorpresa dalle proteste, reagito con forza eccessiva o in maniera goffa. 

 

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BRASILE PROTESTE SCONTRI
SCONTRI BRASILE
scontri san paolo 3

Questa fu la ragione dell’aumento esponenziale delle proteste, che si allargarono dalle spese per il Mondiale a una serie di altre rivendicazioni (trasporti pubblici, scuole, ospedali), portando centinaia di migliaia di persone in piazza nel corso del torneo e delle settimane successive. Nell’anno trascorso, i ripetuti scontri tra polizia e black blocs e le immagini diffuse a raffica dalle tv sui vandalismi hanno provocato un graduale raffreddamento della protesta generica contro i mali del Brasile. Mentre alcune categorie ne hanno approfittato per forzare il governo a concedere aumenti.