DAI BORBONI AI BIRBONI: REPUBBLICA IN SPAGNA?


G.A.O. per "la Stampa"

Lo tsunami sulla monarchia di Juan Carlos infuria sempre di più. Grazie a scandali come il caso Urdangarín - il genero del sovrano che si è intascato 20 milioni di soldi pubblici e privati attraverso una Ong per la quale curava eventi e ora è indagato insieme alla moglie, l'Infanta Cristina, secondogenita del re per la prima volta si parla apertamente di abdicazione e di repubblica, a 82 anni dal referendum che cacciò i Borboni dalla Spagna. E i sondaggi fotografano implacabili il trend.

RE JUAN CARLOS

La Corona sprofonda soprattutto tra i giovani. A gennaio il quotidiano conservatore «El Mundo» rivelava che il 57,8% dei minori di 29 anni è contrario alla monarchia, una opzione che appoggia il 41% degli spagnoli di tutte le età. E domenica scorsa il progressista «El País» evidenziava che il sovrano, nato nel 1938 e sul trono dal 1975 dopo i 36 anni della dittatura franchista, è al 28º posto nella classifica della fiducia istituzionale, preceduto addirittura dagli odiatissimi ispettori fiscali.

URDAGARIN GENERO DI JUAN CARLOS

«Il tempo storico di Juan Carlos è finito. Ormai è un problema, e non più la soluzione, che è invece il principe Felipe. Il re deve abdicare anche se prima bisogna modificare l'articolo 57 della Costituzione e regolare la successione - dice José Antonio Zarzalejos, ex direttore di «Abc», editorialista de «La Vanguardia» e una delle menti più brillanti nella galassia dei moderati -. Ma non c'è domanda di repubblica, come non c'è una maggioranza repubblicana. È finita l'era di questo re, non della monarchia. Però ci vuole anche una «inviolabilità illimitata» per Juan Carlos, perché lo scandalo di Corinne Larson, la sua «amica affettuosa», può aggravarsi e diventare molto pericoloso».

FELIPE DI SPAGNA
JUAN CARLOS E LAMICA CORINNE

García Abad, autore progressista del best-seller «La soledad del Rey», il primo libro che nel 2004 ha rotto il tabù sugli scandali di Juan Carlos, la pensa diversamente: «Juan Carlos primo e ultimo. Il tempo gioca contro la monarchia perché è finita la cosiddetta congiura del silenzio, che lo proteggeva. L'unica soluzione per i monarchici è l'abdicazione, ma credo che il re resisterà il più a lungo possibile. Vedo un futuro repubblicano».

Il premier Rajoy fa lo struzzo e dice: «La grande forza della monarchia è quella di Juan Carlos». Però, segno dei tempi, l'organizzazione giovanile dei socialisti, secondo partito di Spagna, non solo spara a zero sulla Corona, ma vuole la III Repubblica.