BORIS A TUTTA BIRRA! – LE IMMAGINI DEL MOMENTO IN CUI BORIS HA SCOPERTO DI AVER VINTO LE ELEZIONI (PENSAVA A UNA VITTORIA RISICATA): SCATENATO INSIEME ALLA FIDANZATA CARRIE SYMONDS E IL CANE DILYN – PURE L’ALGIDO STRATEGA DOMINIC CUMMINGS, LA MENTE DIETRO LA BREXIT, LASCIA TRASPARIRE QUALCHE EMOZIONE – CORBYN INVECE L'HA PRESA CON FILOSOFIA: "E VABBÈ". JEREMY "IL ROSSO" NON VUOLE MOLLARE NONOSTANTE LA SCONFITTA – VIDEO
-
1 – TÈ E BUDWEISER PER IL TRIONFO
Downing Street, studio al primo piano: è il momento in cui la tv manda i primi risultati del trionfo. Birre Budweiser (americane), snack Co-op, tè e caffè. Boris scatenato (pensava a una vittoria risicata) come la fidanzata Carrie (più ottimista: prevedeva 35 seggi di vantaggio). Seduto sotto un ritratto di Thatcher, lo stratega Dominic Cummings molla il computer e lascia trasparire un' emozione.
2 – QUATTRO DONNE IN LIZZA PER IL LABOUR CORBYN SI DIFENDE: "ERO NEL GIUSTO"
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
Si allunga la lista di donne intenzionate a guidare il Labour dopo la storica sconfitta subita da Jeremy Corbyn. Già in quattro annunciano che si candideranno alle primarie: Rebecca Long-Bailey e Angela Rayner dell' ala corbyniana, Jess Philips e Lisa Nandy della corrente più moderata se non proprio blairiana.
Mentre una quinta che sembrava la favorita, Emily Thornberry, potrebbe avere commesso una grave gaffe, dichiarando: «I miei elettori di Londra sono meno stupidi» di quei laburisti del nord-est dell' Inghilterra che hanno votato per la Brexit nel referendum di tre anni e mezzo fa e per i conservatori nelle elezioni di giovedì, permettendo la vittoria a valanga di Boris Johnson. Affermazione imperdonabile per un leader che deve riconquistare consensi nelle aree industriali depresse del nord-est.
Intanto il vice di Corbyn, John McDonnell, cerca di attirare su di sé la colpa della batosta per scagionare il capo: «Il programma elettorale è interamente opera mia, sono io il responsabile, non ricoprirò più incarichi di primo piano nel partito». Quanto a Corbyn, in un articolo sull' Observer e in un video postato sui social media difende il risultato elettorale: «Le nostre idee erano giuste, non siamo riusciti a tradurle in una maggioranza, ma un giorno vinceremo, continuiamo la resistenza in nome del socialismo».
Da sua moglie Laura all' ex-leader laburista Neil Kinnock, fino all' Observer , il giornale domenicale più schierato con il Labour, molti gli chiedono di dimettersi subito, senza aspettare le primarie di marzo, ma lui appare determinato a gestire la fase di transizione, evidentemente per garantire una successione nel segno della continuità.
Sondaggi e interviste nelle aree passate ai Tories indicano tuttavia che il problema era Jeremy: «Schierato con l' Ira, debole rispetto al terrorismo, non un vero patriota », accusano ex-minatori e operai. Il Times rivela che, quando le dimensioni colossali della sconfitta sono diventati evidenti nella notte del voto, Corbyn l' avrebbe presa con filosofia, commentando: «E vabbè». Mentre ieri i giornali pubblicavano le foto inedite della reazione di Boris Johnson, accanto alla fidanzata Carrie Symonds nella sede Tory: un balzo con i pugni al cielo come se avesse segnato un gol. Si aspettava, secondo le indiscrezioni, una vittoria di misura. Invece è stata un trionfo come i Tories non realizzavano da trent' anni.