BORN TO DRINK – CHE EFFETTO AVRÀ SU JEEP L’ARRESTO PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA DI BRUCE SPRINGSTEEN? FCA (ORA STELLANTIS) HA PROVATO PER DIECI ANNI A CONVINCERE “THE BOSS” A FARE UNA PUBBLICITÀ, E L’UNICA VOLTA CHE CI È RIUSCITA (SBORSANDO OLTRE 10 MILIONI) HA DOVUTO RITIRARE LO SPOT DEL SUPERBOWL DOPO DUE GIORNI - MA NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE...
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Dagonews
Da “Wall Street Journal”
Da più di dieci anni Jeep, anzi, FCA (ora Stellantis) ha provato a convincere Bruce Springsteen a recitare in uno dei suoi spot. Poi quest’anno c’è riuscita per la pubblicità del Superbowl, ma la cosa le si è ritorta contro subito
Lo scrive il Wall Street Journal in un articolo firmato da Alexandra Bruell e Suzanne Vranica, che ripercorrono la vicenda dell’arresto del boss per due shottini di tequila. I media americani hanno subito urlato al complotto, visto che alla prova del palloncino il tasso alcolemico del cantante sarebbe stato dello 0,02, cioè un quarto rispetto al limite del New Jersey.
Il risultato è stato che pochi giorni dopo la messa in onda dello spot, Jeep lo ha rimosso da YouTube e da altre piattaforme.
Secondo Allen Adamson, co-fondatore della società di “branding” Metaforce ha detto di non aver mai visto una battuta d'arresto di questa portata per uno spot del Super Bowl. "La combinazione di Springsteen e la visibilità del Super Bowl rende questo un occhio nero unico nel suo genere", ha detto. Soprattutto perché Bruce sponsorizzava una macchina.
Stellantis ha detto che ha scoperto l'incidente questa settimana. Una portavoce ha detto che il "messaggio della comunità e dell'unità" dello spot era rilevante come sempre. "Così come il messaggio che bere e guidare non può mai essere condonato".
Jeep non ha rivelato quanto ha speso per lo spot o quanto ha pagato il signor Springsteen. Il costo dello slot pubblicitario durante la partita sulla CBS era di 5,5 milioni di dollari per 30 secondi, e ora la società non lo manderà di nuovo in onda.
Un avvocato pubblicitario sentito dal WSJ ha stimato che il contratto del signor Springsteen potrebbe essere sopra i 10 milioni di dollari, considerando che non era mai apparso in uno spot prima.
In genere le agenzie pubblicitarie includono una cosiddetta “clausola morale” negli accordi simili, che danno agli sponsor una via d’uscita nel caso la condotta del testimonial venga considerata dannosa per il marchio, ma non ci è dato sapere se sia stato così anche per il solitamente specchiato Springsteen.
Ma Stellantis non è la prima compagnia a dover fare i conti con le conseguenze di un costosissimo spot per il Superbowl.
Nel 2011, Groupon ha lanciato uno spot con Timothy Hutton che descriveva la situazione dei tibetani. Il signor Hutton diceva nello spot che, nonostante i problemi del Tibet, la gente del Tibet può ancora "preparare un incredibile pesce al curry". L'annuncio fu giudicato offensivo e Groupon fu costretta lo spot.
Salesgenie.com nel 2008 ritirò il suo spot che venne accusato di razzsimoha ritirato il suo annuncio del Super Bowl 2008 dalle successive messe in onda dopo che è stato criticato come razzista. Lo spot animato presentava una coppia di panda che parlava con accenti asiatici.
Alcune aziende hanno anche deciso di tagliare i legami con i propri testimonial vip, come il golfista Tiger Woods e il ciclista Lance Armstrong, per proteggere i loro marchi dagli scandali e dalla cattiva stampa.
Mentre la debacle di Springsteen potrebbe minare i benefici che Jeep si aspettava di ottenere dal suo annuncio al Super Bowl, le recenti controversie intorno ad altre campagne pubblicitarie suggeriscono che non danneggerà Jeep o Stellantis nel lungo periodo.
Vi ricordate il casino scatenato da Nike con lo spot con Colin Kaepernick? Nel trimestre successivo le vendite del marchio aumentarono del 10%. Insomma, bene o male, l’importante è che se ne parli.