UN BRIGADIERE HA SPARATO AL SUO COMANDANTE E SI È ASSERRAGLIATO IN CASERMA PER 12 ORE. È SUCCESSO AD ASSO, IN PROVINCIA DI COMO: ANTONIO MILIA PRIMA HA SPARATO AL SUO LUOGOTENENTE, DORIANO FURCERI, CON CINQUE COLPI, POI SI È BARRICATO MINACCIANDO GLI ALTRI COLLEGHI. PER TUTTA LA NOTTE UN MEDIATORE HA TRATATO LA RESA DELL’UOMO, CHE POI È STATO BLOCCATO CON UN BLITZ ALL’ALBA DEL GIS – MILIA, 50 ANNI, IN PASSATO ERA STATO RICOVERATO IN OSPEDALE PER PROBLEMI DI DISAGIO PSICHICO. POI PERÒ, UNA VOLTA DIMESSO, ERA STATO GIUDICATO IDONEO ED ERA RIENTRATO IN SERVIZIO. ATTUALMENTE ERA IN FERIE…
Blitz nella notte del team del Gis ha, con un'unità cinofila d'assalto, nella caserma di Asso dove ieri, nel pomeriggio, il brigadiere Antonio Milia ha sparato al suo comandante e si è asserragliato in un assedio durato oltre 12 ore.
Alle 5,40 l'azione dei reparti speciali dell'Arma che hanno catturato Milia, dopo quasi 10 ore di trattative, e liberato una donna carabiniere che era in una camerata della caserma e le famiglie degli altri militari che comunque non sono mai stati in pericolo.
Il brigadiere, prima di essere avvicinato, alla vista del cane, è riuscito a esplodere un colpo, ferendo in maniera non grave, al ginocchio, un operatore del Gis, subito soccorso dai sanitari già presenti sul posto.
Antonio Milia sarebbe uscito zoppicando prima di essere preso in consegna dai colleghi.Mentre invece è stato trovato morto il luogotenente il luogotenente Doriano Furceri., Il graduato dovrebbe essere rimasto ucciso già ieri.
Prima del blitz, da fuori caserma, infatti si vedeva un corpo a terra. "L'ho ammazzato", avrebbe urlato il militare secondo alcuni testimoni dopo avere esploso almeno tre colpi di pistola. . Per tutta la notte un mediatore ha trattato la resa dell'uomo, che in passato era stato ricoverato in ospedale, e poi posto in convalescenza per diversi mesi, per problemi di disagio psichico. Alla fine la decision e dell'intervento.
La sparatoria e l'assedio
Sono state ore di angoscia e di apprensione ad Asso, nel Comasco, dovbe il luogotenente Doriano Furceri, è stato colpito dai colpi di pistola esplosi da un brigadiere in servizio nella stessa caserma, Antonio Milia, cinquantenne.
L'uomo si è asserragliato poi nella stazione che è stata circondata dai militari e anche dei corpi speciali. Almeno tre i colpi esplosi verso il sottufficiale: chi era in caserma in quel momento ha sentito distintamente un colpo, quindi i lamenti del ferito e poi almeno altri due colpi. Il brigadiere si è asserragliato in un locale all'interno dell'edificio, di tipo moderno, costruita una trentina di anni fa, e da quel momento, per nessuno è stato possibile sincerarsi delle condizioni del luogotenente. Intorno alla caserma di Asso sono quindi arrivati i reparti speciali dell'Arma, pronti a intervenire, con giubbotti antiproiettile e la loro strumentazione all'avanguardia .
Il brigadiere e il luogotenente
Del brigadiere, da diversi anni in servizio nel paese del Comasco, si sa che era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'Ospedale sant'Anna di Como, dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Giudicato idoneo al servizio da una Commissione Medico Ospedaliera, sempre secondo quanto si è saputo, era rientrato in servizio da alcuni giorni ed attualmente era in ferie.
Il luogotenente Furceri, invece, era stato trasferito ad Asso nel mese di febbraio, dopo 17 anni trascorsi quale comandante della stazione di Bellano, sul lago di Como ma in provincia di Lecco. Il trasferimento era stato disposto dopo che il sottufficiale dal mese di dicembre dello scorso anno era stato oggetto di ingiurie e accuse con scritte anonime sui muri del paese.
Le scritte denunciavano un presunto intrigo amoroso del comandante con più di una donna sposata, con i rispettivi mariti pronti a passare alle vie di fatto. Un'altra scritta denunciava invece una situazione lavorativa irregolare in capo alla moglie del comandante.
Il comando provinciale di Lecco aveva spiegato che «i fatti che riguardano il comandante della stazione di Bellano sono al vaglio dell'autorità giudiziaria e sono anche oggetto di un'autonoma inchiesta avviata dall'Arma dei carabinieri per stabilire i contorni della vicenda e anche per valutare la sussistenza o meno dei requisiti per la permanenza del militare nell'attuale incarico o di un eventuale trasferimento altrove, vanno verificati i fatti anche a tutela dell'interessato».
In seguito a questo, era poi scattato il trasferimento ad Asso. Le verifiche in queste drammatiche ore puntano a chiarire se i fatti di stasera possano essere messi in relazione con le accuse che determinarono il trasferimento di Furceri.
I conoscenti di Antonia Milia
"E' una persona a postissimo, mai ci saremmo aspettati una cosa del genere". Lo ha detto Giuseppe, un amico di Antonio Milia, nel piazzale fuori la caserma dei Carabinieri di Asso (Como) dove il brigadiere si e' barricato dopo aver sparato al comandante di stazione, Doriano Furceri. "Un altro suo amico e' riuscito a parlargli al telefono ma Antonio gli ha solo detto che metteva giu perché era agitato", ha aggiunto l'uomo che lavora come autista dell'azienda del trasporto pubblico locale. "Ho provato a chiamarlo anch'io, ma il telefono squilla a vuoto", ha concluso.