BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - ANGELINO JOLIE TURBATO DA BRUTTI SONDAGGI - RENZI INCASSA IL VIA LIBERA DA BERLUSCONI: IL VOTO DEI 10 SENATORI DI GAL, BOTTINO FONDAMENTALE VISTI I NUMERI RISICATI A PALAZZO MADAMA
Francesco Bonazzi per Dagospia
Governo entro la settimana, dice Delrio, e sarebbe questa la "notizia" del giorno. Ma ovviamente non è così. Al di là di Renzie che fa il piacione con i romani andando a piedi a Montecitorio, ci sono consultazioni informali frenetiche tra i partiti e nei partiti e una battaglia intorno alla poltrona del ministero dell'Economia, dove Saccomanni sogna di restare come nulla fosse, che fa capire quanto sia delicato e caotico questo passaggio.
Il Rottam'attore ha incassato oggi il prevedibile "no" secco di Fratelli d'Italia, che va ad aggiungersi a quelli di Lega Nord e grillini. Sostanziale via libera invece da 10 senatori di Gal, bottino fondamentale visti i numeri risicati a Palazzo Madama, con una pesante ombra berlusconiana. L'aiutino dello zio Silvio a Pittibimbo sarebbe passato anche per un meeting mattutino tra Denis Verdini e Nick Cosentino, prontamente intercettato dalle telecamere nascoste del fattoquotidiano.it, che questa volta ha probabilmente bruciato anche i cugini della Dia.
In queste ore, poi, si sta svolgendo il primo vero faccia a faccia Renzie-Alfanayev ed è assai probabile che il capo di Ncd sia pronto a cedere su qualche poltrona (tre ministeri tutti di prima fila sono difficili da ottenere) in cambio di un ritocco al ribasso delle temute soglie di sbarramento dell'Italicum. Uno scambio che ovviamente sarà sempre negato, ma che è nelle cose se si vuole che il governo arrivi fino al 2018.
In casa Ncd, per altro, le acque sono decisamente agitate. L'ala catto-socialista che fa capo a Sacconi e Cicchitto vede elevatissimo il rischio di farsi schiacciare da un asse nemmeno tanto sotterraneo tra Renzie e il Banana. L'ala calabrese di Scopelliti e Gentile, quella che ha i voti veri, scalpita per trovare spazio nel nuovo governo. Angelino Jolie, per il cui ritorno al Viminale i prefetti vorrebbero l'istituzione del foglio presenze con obbligo di firma, pare invece che sia turbato da certi sondaggi che negli ultimi giorni si sarebbero aggravati.
Chi invece gira garrulo e felice per Bruxelles è l'ormai mitico Saccomanni, convinto come nessuno che l'Europa voglia la sua conferma. Er Gelatina ha approfittato della confusione per ammettere finalmente quello che questo disgraziato sito scrive da un mese, è cioè che le stime di Eurostat sull'Italia saranno peggiori di quelle spacciate dal suo ministero.
Tuttavia intende ergersi a garante del rispetto dei parametri Ue e circola voce che Germania e Francia potrebbero non essere contrarie al Saccomanni Due. Ovviamente in un'ottica smaccatamente neocolonialista, visto che Er Gelatina mai e poi mai avrebbe la forza di abbozzare la men che minima resistenza ai voleri di Berlino e Parigi.
Ma nel caos del toto-ministro per via XX Settembre è passata sotto silenzio la vera bomba sfuggita a quell'onest'uomo di Fabrizio Barca: "Servirebbe una patrimoniale da 400 miliardi". Chi accetterà di sedersi su un vulcano del genere?